Amministrative Trani: intervista al candidato sindaco Paolo Nugnes (Movimento 5 Stelle)

Beppe Grillo e Paolo Nugnes
di Nicola Ricchitelli. Abbiamo intervistato il candidato sindaco al comune di Trani Paolo Nugnes (M5S).
D: Signor Nugnes, la sua candidatura a sindaco è una candidatura politica o di protesta, visto anche i connotati che il Movimento 5 Stelle sta assumendo negli ultimi tempi? R: «E' una candidatura a sindaco al di fuori dei partiti. Non poteva essere altrimenti, visto che tutti gli altri candidati sindaco sono estremamente partitizzati è ASSOLUTAMENTE POLITICA, come tutto quello che il Movimento a Cinque Stelle fa da ancora prima di chiamarsi così. Hai mai visto qualcuno lamentarsi dello stato delle strade? Beh, quel qualcuno sta facendo politica per cui smettiamo di parlare male della politica e concentriamoci su quello che è sbagliato quest'oggi: i partiti».
D: Quali i capisaldi del tuo programma elettorale?
R:« Non è "il mio" ma è il nostro, del Movimento Cinque Stelle di Trani. Tutti i punti sono stati redatti pensando principalmente al risparmio e alla lotta allo spreco di energia, di risorse, di lavoro, dopo di ché sono stati scritti pensando allo sviluppo sociale e della cittadina in un'ottica di migliore funzionamento a cominciare dalla raccolta porta a porta spinta, seguendo la strategia rifiuti zero, passando per la costruzione di centrali di trattamento meccanico biologico per il trattamento dell'umido e l'ottenimento di biogas-metano seguendo l'esempio svedese di Linkoping, fino ad arrivare alla chiusura della discarica, in 15 anni, visto che non ci saranno più "rifiuti" da buttare».
D: Signor Nugnes, nel mare di Trani si cerca petrolio. Vi sono da attendersi iniziative da parte del Movimento? Quale la tua posizione?
R:« Non esiste una "posizione del Movimento" al proposito, ma visto che siamo CONTRO l'utilizzo dei carburanti fossili direi che, avendone le possibilità e gli strumenti amministrativi, avremmo fatto ostruzionismo a questa ricerca. Per il momento possiamo solo disapprovare».
D: Signor Nugnes, quali le risposte e le reazioni della gente nei confronti del Movimento 5 Stelle qui a Trani?
R:« Le prime risposte da parte delle persone sono tutte positive. Ci fanno i complimenti, credono in noi, ci spronano, e ti dirò di più: mi diverte moltissimo avere l'apprezzamento di una serie di candidati nei partiti che mi contattano e mi dicono "spero che ce la facciate", oppure "sarei voluto venire con voi", e io che gli rispondo "fai ancora in tempo..."».
D: Quando si pensa a Trani un po’ tutti tendono a darle una vocazione turistica; oltre il turismo quali i settori che in questa città potrebbero trovare terreno fertile?
R:«Mi fa veramente ridere questa cosa della "vocazione turistica di Trani" quando poi il presidente del consiglio provinciale non fa del suo meglio per far nascere l'alberghiero a Trani (nel caso specifico avrebbe fatto risparmiare anche una milionata di euro all'ente). Realmente non vedo Trani come una cittadina a sviluppo industriale, quello che piacerebbe a me sarebbe che tornasse a far fruttare il comparto agricolo magari sfruttando qualcuna delle oltre mille proprietà immobiliari, parlando dei terreni (ce ne sono altrettanti che sono immobili a uso abitativo), del comune di Trani oppure a far rifiorire l'artigianato. Alcune fabbriche del calzaturiero sono sopravvissute alla crisi semplicemente grazie alla qualità del loro lavoro, credo che se quelle che hanno chiuso avessero avuto una miglior formazione commerciale, sarebbero potute sopravvivere anch'esse».
D: In maniera demagogica si parla tanto della compravendita del voto. Allo stato attuale quanto il fenomeno è radicato in città?
R:« Il punto è che anch'io ne sento parlare moltissimo, alcuni del movimento dicono di aver sentito ragazzi "comprati" ma finora non ho ancora avuto un minimo riscontro. Per adesso, l'unica maniera certificata di comprare voti è pagare i rappresentanti di lista, di altri modi se ne parla ma non ne ho ancora avuto conferma reale».
D: Signor Nugnes, chiudiamo con una domanda ironica l’intervista. A quanto pare qualcuno sostiene che la sua barba per questa Trani conformista non vada proprio bene. Allora la tagliamo o no?
R:«Il punto è che ci avrei anche pensato, ma poi mi sono detto "ma se mi taglio la barba, lo faccio per prendere più voti?" Così, visto che, per sfortuna stavo per tagliarmi la barba proprio il giorno in cui ho letto quell'articolo ci ho ripensato ed ho solo dato una sfoltita. Chi mi incontra, di solito sa che la mia barba ha un periodo di crescita e di sfoltita che dura circa un mese, un mese e mezzo, per cui a volte mi incontra con la barba di due giorni, altre col barbone da clochard, è una mia caratteristica e tagliarla per piacioneria non rientra nel nostro programma».