Taranto: è bagarre per la corsa al comune
di Dario Durante. Son ben undici i candidati sindaco a Taranto, oltre mille l'esercito dei candidati consiglieri distribuiti su trentuno liste. Sono questi i numeri ufficiali per la prossima competizione elettorale di maggio nel capoluogo ionico comunicati dall'ufficio elettorale comunale.
Ippazio Stefàno punta alla riconferma ed è sostenuto da un'ampia coalizione di centrosinistra composta da nove liste: Sel, IdV, Pd, “Puglia per Vendola” affiancate da due civiche (“Ambiente e Lavoro” e Sds) e dai partiti di centro UdC, Api e Udeur che, alla fine, dopo numerose trattative, hanno deciso di abbandonare il tavolo del centrodestra. L'avvocato Aldo Condemi, infatti, scelto in extremis da Raffaele Fitto, è sostenuto soltanto dal PdL e da “La Puglia prima di tutto”.
Sfumato l'accordo anche con Mario Cito, figlio dell'ex sindaco degli anni novanta Giancarlo, sostenuto da sei liste (tra cui At6 e La Destra). In campo anche i movimenti di Beppe Grillo e Schittulli che schierano rispettivamente il giovane Alessandro Furnari e l'imprenditrice Licia Bitritto Polignano. Si presenta diviso, invece, il fronte ambientalista: da una parte Angelo Bonelli, leader nazionale dei Verdi, dall'altra il consigliere regionale Patrizio Mazza con la lista “CambiAMO Taranto”. Tentano la scalata a Palazzo di Città anche l'ex assessore della giunta uscente e vincitore delle primarie dei ribelli del centrosinistra Dante Capriulo (Rc, “Movimento jonico per la legalità” e “Noi Democratici”), l'ex assessore provinciale Luigi Albissinni (Taranto c'è) e i due consiglieri comunali uscenti Massimiliano Di Cuia (Io Sud) e Mimmo Festinanate (Galesus).
Ippazio Stefàno punta alla riconferma ed è sostenuto da un'ampia coalizione di centrosinistra composta da nove liste: Sel, IdV, Pd, “Puglia per Vendola” affiancate da due civiche (“Ambiente e Lavoro” e Sds) e dai partiti di centro UdC, Api e Udeur che, alla fine, dopo numerose trattative, hanno deciso di abbandonare il tavolo del centrodestra. L'avvocato Aldo Condemi, infatti, scelto in extremis da Raffaele Fitto, è sostenuto soltanto dal PdL e da “La Puglia prima di tutto”.
Sfumato l'accordo anche con Mario Cito, figlio dell'ex sindaco degli anni novanta Giancarlo, sostenuto da sei liste (tra cui At6 e La Destra). In campo anche i movimenti di Beppe Grillo e Schittulli che schierano rispettivamente il giovane Alessandro Furnari e l'imprenditrice Licia Bitritto Polignano. Si presenta diviso, invece, il fronte ambientalista: da una parte Angelo Bonelli, leader nazionale dei Verdi, dall'altra il consigliere regionale Patrizio Mazza con la lista “CambiAMO Taranto”. Tentano la scalata a Palazzo di Città anche l'ex assessore della giunta uscente e vincitore delle primarie dei ribelli del centrosinistra Dante Capriulo (Rc, “Movimento jonico per la legalità” e “Noi Democratici”), l'ex assessore provinciale Luigi Albissinni (Taranto c'è) e i due consiglieri comunali uscenti Massimiliano Di Cuia (Io Sud) e Mimmo Festinanate (Galesus).