Shock al largo dell’Algeria: pescatori catturano un gigantesco squalo bianco di 4 metri


GHAZAOUET – È stata una giornata destinata a rimanere nella memoria di un equipaggio di pescatori algerini quella di venerdì, quando – al largo della provincia di Tlemcen, nel nord-ovest del Paese – hanno tirato su una preda che ha lasciato tutti senza parole: non pesce azzurro, ma un enorme squalo bianco (Carcharodon carcharias), lungo quasi 4 metri e pesante oltre 780 kg.

Il colossale predatore, già privo di vita al momento dell’emersione, si dibatteva nella rete da posta cercando invano di liberarsi. I pescatori, increduli, sono riusciti a issarlo a bordo grazie all’ausilio di un argano montato sul loro peschereccio. Lo squalo è stato poi trasportato al porto di Ghazaouet, dove è stato sistemato su un pianale nel piazzale del mercato ittico.

La scena ha attirato una folla di curiosi e passanti, molti dei quali si sono fermati per immortalare il momento con foto e video. Una delle riprese, rapidamente divenuta virale, mostra il predatore mentre viene sollevato da una gru e sistemato sul molo.

Secondo quanto riportato dai media locali, l’animale è stato successivamente filettato e venduto, suscitando forti reazioni sui social network. I commenti indignati non si sono fatti attendere: il grande squalo bianco è infatti una specie protetta dalla Convenzione Internazionale CITES, inserito tra gli animali a rischio di estinzione.

“Incontrare uno squalo bianco nel Mediterraneo è raro, ma non impossibile”, ha dichiarato la Dott.ssa Diana D’Agata, veterinaria esperta in fauna marina con sede nel Regno Unito.
“Tuttavia, il fatto che un esemplare così grande si trovasse così vicino alla costa è un segnale da non sottovalutare”, ha aggiunto Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”.

La presenza di squali bianchi nel Mediterraneo non è del tutto sconosciuta, ma esemplari di queste dimensioni, così vicini alla riva, sono eccezionali e potenzialmente indicativi di cambiamenti nei flussi migratori marini, forse dovuti al riscaldamento globale o alla scarsità di prede in mare aperto.

L’accaduto ha sollevato anche un dibattito sul comportamento da tenere in caso di cattura accidentale di animali protetti. Sebbene la pesca dello squalo possa essere stata non intenzionale, la sua esposizione pubblica e successiva vendita violano i principi di tutela previsti da convenzioni internazionali.