Chiarelli sul caso della partoriente di Manduria: "Si rivedano scelte scellerate”


MANDURIA (TA). "L'incredibile odissea della donna di Manduria che ha dovuto rivolgersi a 4 ospedali prima di poter dare alla luce il figlio, è la riprova, laddove vi fossero ancora dubbi, di come nell'operare i tagli di posti letto e reparti, il governo Vendola, ancora una volta, abbia espresso tutta la propria incapacità nella gestione della politica sanitaria".
Questo il commento a caldo del consigliere regionale Gianfranco Chiarelli alla notizia che campeggia oggi sui principali quotidiani. Una donna di Manduria che dalla sua città si è dovuta recare a Grottaglie, da dove è stata poi dirottata a Taranto e da qui infine al Perrini di Brindisi.

"Da questa incresciosa vicenda appare in tutta evidenza come, nel piano di riordino ospedaliero, non si sia tenuto conto della realtà territoriale, delle distanze dai punti nascita, delle difficoltà dei collegamenti stradali, tutte osservazioni che sono state puntualmente esposte da più parti e totalmente ignorate dalla amministrazione regionale; questo episodio, che purtroppo rischia di non essere l'unico né l'ultimo, induca Vendola a rivedere, pur a saldi invariati, la mappatura dei punti nascita, in un più ampio quadro di revisione del piano di riordino ospedaliero. Quanto accaduto - conclude Chiarelli - aumenta ulteriormente le mie preoccupazioni, che rispecchiano quelle di tutti i cittadini, per la chiusura del reparto UTIC di Martina Franca, su cui intendo avviare una forte iniziativa per ottenerne il ripristino".

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