di Nicola Zuccaro. Tutto questo codazzo per una sola persona? E' stato l'interrogativo che i baresi si son più volte posti e che hanno posto al loro vicino di marciapiede nella mattinata di Venerdì 7 Settembre.In attesa di Mario Monti che per ragioni di sicurezza - dovute non solo all'istituzione della zona rossa, ma per l'avvicinarsi delle varie orde contestatrici - è entrato da un ingresso di servizio, le rilevazioni dei baresi sono state puntate sull'eccessivo dispiegamento delle forze dell'ordine.
Sfumata la possibiltà di poter vedere da vicino il premier, il primo piano della mattinata è stato conquistato dagli slogan a tema che hanno avuto, come unico bersaglio il Presidente del Consiglio.
Da "Monti, Bari non va Fiera di te" a "Le House non le Smonti", per poi passare ad un "SMontiamolo lo Sciopero Generale"; il malumore fra studenti, precari della scuola, dipendenti delle Cbh e dell'Om Carrelli, previsto alla vigilia, puntualmente è stato manifestato.
Non sono mancati attimi di tensione con la forza pubblica in difficoltà nel fronteggiare anche dei gruppi militanti di Italia dei Valori e di Rifondazione Comunista posizionati presso l'adiacente Via Putignani.
Dal Petruzzelli alla Fiera del Levante il passo e l'attesa sono state lunghe non per la distanza ma per la lunga attesa in vista dell'incontro fra Monti e le associazioni imprenditoriali fissato per le 12.30 presso la Sala Tridente. Dopo tre quarti d'ora la beffa per fotografi, cameramen e giornalisti si delinea più nitidamente.
Il servizio di sicurezza fa accedere il Capo del Governo da una porta laterale, anch'essa ritenuta secondaria, perchè dal centrale hanno fatto ingresso Vendola, Emiliano e Schittulli e tutti gli altri inviati.
Fra mancate risposte alle categorie che hanno protestato e le lunghe attese da parte degli addetti ai lavori (in primis degli operatori dei media) il 7 Settembre non lascerà un gran ricordo nella memoria dei baresi.
(Foto: elaborazione di Leonardo Basile)
