Sarah: fratello e nipote Misseri fanno scena muta

Cosimo Cosma
TARANTO. E' terminata poco fa la 23esima udienza del processo in corso davanti alla Corte di Assise di Taranto, presieduta da Rina Triunfo, per l'omicidio di Sarah Scazzi, uccisa ad Avetrana il 26 agosto del 2010. All'inizio della seduta i due imputati Carmine Misseri e Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele Misseri, si sono avvalsi della facolta' di non rispondere.

Sono tutti e tre accusati di concorso in soppressione di cadavere. I loro difensori hanno sostenuto che alcune loro deposizioni, rilasciate nel corso di interrogatori a sommaria informazione testimoniale, non sono utilizzabili nel processo in quanto nel momento in cui le fornivano Carmine e Mimino erano gia' indagati e sottoposti a intercettazioni.

Dalla verifica degli atti si e' riscontrato, tuttavia, che cio' sarebbe avvenuto prima della data di iscrizione nel registro degli indagati. Per cui quei verbali sono stati acquisiti al processo. E' stato sentito quindi ascoltato l'avvocato Vito Russo, ex legale di Sabrina Misseri, principale imputata quest'ultima insieme alla madre Cosima Serrano, entrambe accusate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere.

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