Casini: ecco la mia ricetta per il Mezzogiorno

Il leader Udc Pier Ferdinando Casini
ROMA. "Oggi prendiamo atto di un accordo tra Pdl e Lega secondo cui il 75% delle tasse resterebbe in Lombardia, misura che rischia di strangolare il Mezzogiorno privandolo dei servizi essenziali". Così il leader Udc, Pierferdinando Casini, in un'intervista odierna a "Il Mattino".

Nel Sud "a fronte di elementi di ottimismo - aumento delle esportazioni e vitalità nel turismo - si registrano elementi di grande preoccupazione, dovuti in particolare all'esodo intellettuale e alla presenza della criminalità". Secondo Casini c'è bisogno "di un grande piano di valorizzazione del turismo e della cultura" e di "sempre più distretti industriali in stretto raccordo con le università, affinché si realizzi un circuito virtuoso tra imprese e cervelli. Infine - aggiunge - l'utilizzo dei fondi Ue: va formata una generazione di funzionari che siano in grado di interagire con l'Unione: durante la mia esperienza di parlamentare europeo ho conosciuto tanti uscieri che parlavano italiano, ma pochi funzionari".

"L'agenda digitale - conclude Casini - è senza dubbio l'altra grande opportunità del Mezzogiorno per colmare le distanze. C'è dunque bisogno di un gigantesco discorso culturale per battere il clima di sfiducia, ma il Mezzogiorno è cresciuto e in questa campagna elettorale nessuno potrà prenderlo in giro".

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