Odissea bimbo per ospedali pugliesi, Procura apre inchiesta
FOGGIA. Una inchiesta e' stata aperta dalla Procura della Repubblica di Roma sulla morte di Andrea Cellamare, il bambino di 4 mesi di Foggia, morto il pomeriggio del 21 dicembre scorso all'ospedale 'Bambino Gesu' della capitale, dopo quella che il legale della famiglia del piccolo, l'avvocato Michele Sodrio, definisce, parlando con l'Adnkronos, "una autentica odissea". I magistrati romani hanno aperto il fascicolo in seguito alla segnalazione dei sanitari, ordinando anche l'autopsia.
Il giorno dopo anche il padre di Andrea ha presentato una denuncia ai carabinieri e, tramite il suo legale, ha chiesto di trasferire l'inchiesta alla Procura di Foggia, oltre che di individuare le cause della morte e di sequestrare le cartelle cliniche di tutti gli ospedali nei quali e' stato portato. A Roma il piccolo Andrea, nato il 17 agosto scorso, e' giunto dopo una lunga e penosa trafila. I primi problemi sono sorti verso il 18-19 novembre: il bambino presentava vomito e diarrea. Il pediatra di famiglia ha diagnosticato una gastroenterite e ha prescritto una cura di ferro e di fermenti lattici. Ma i problemi non si sono arrestati.
"Il bambino era nato sanissimo", spiega l'avvocato Sodrio. Cosi' i genitori si sono rivolti agli Ospedali Riuniti di Foggia dove Andrea e' rimasto ricoverato per una settimana fino al 13 dicembre. Anche li' e' stata diagnosticata una gastroenterite. Secondo quanto sostiene il legale, "in quella settimana di degenza, nel reparto diretto dal dottor Antonio Longo, non e' stata fatta alcuna cura, ne' una analisi approfondita ma soltanto un esame del sangue". Alla fine e' stato individuato un valore delle transaminasi piu' alto del normale che denotava qualche probabile problema al fegato.
"Andrea e' stato dimesso con una diagnosi di gastroenterite - continua l'avvocato Sodrio - nonostante le proteste dei genitori e una furibonda lite del padre con il dirigente medico". "Noi facciamo i medici voi fate i pazienti", sarebbe stato detto ai genitori del piccolo. Anche in quel caso sono stati prescritti i fermenti lattici e gli integratori di ferro "ed e' stato chiesto alla madre di cullarlo quando piangeva". Ma vomito e diarrea non sono diminuiti, anzi si sono intensificati.
La situazione e' precipitata nella notte tra il 16 e il 17 dicembre. A quel punto Andrea e' stato ricoverato all'ospedale 'Tatarella' di Cerignola dove e' rimasto per poco tempo. I medici lo hanno dimesso, consigliando ai genitori di trasportarlo in un centro specializzato e cosi' questi ultimi lo hanno trasportato con un'autoambulanza all'ospedale pediatrico 'Giovanni XXIII' di Bari dove e' rimasto per tre giorni.
Solo li' e' emersa la gravita' della situazione e la necessita' di un trapianto di fegato, risultato ingrossato, e di un trasporto in un centro trapianti per bimbi piccoli che in Italia esiste solo a Palermo, Bergamo e Roma dove e' giunto il giorno prima del decesso. (Adnkronos.it)
Il giorno dopo anche il padre di Andrea ha presentato una denuncia ai carabinieri e, tramite il suo legale, ha chiesto di trasferire l'inchiesta alla Procura di Foggia, oltre che di individuare le cause della morte e di sequestrare le cartelle cliniche di tutti gli ospedali nei quali e' stato portato. A Roma il piccolo Andrea, nato il 17 agosto scorso, e' giunto dopo una lunga e penosa trafila. I primi problemi sono sorti verso il 18-19 novembre: il bambino presentava vomito e diarrea. Il pediatra di famiglia ha diagnosticato una gastroenterite e ha prescritto una cura di ferro e di fermenti lattici. Ma i problemi non si sono arrestati.
"Il bambino era nato sanissimo", spiega l'avvocato Sodrio. Cosi' i genitori si sono rivolti agli Ospedali Riuniti di Foggia dove Andrea e' rimasto ricoverato per una settimana fino al 13 dicembre. Anche li' e' stata diagnosticata una gastroenterite. Secondo quanto sostiene il legale, "in quella settimana di degenza, nel reparto diretto dal dottor Antonio Longo, non e' stata fatta alcuna cura, ne' una analisi approfondita ma soltanto un esame del sangue". Alla fine e' stato individuato un valore delle transaminasi piu' alto del normale che denotava qualche probabile problema al fegato.
"Andrea e' stato dimesso con una diagnosi di gastroenterite - continua l'avvocato Sodrio - nonostante le proteste dei genitori e una furibonda lite del padre con il dirigente medico". "Noi facciamo i medici voi fate i pazienti", sarebbe stato detto ai genitori del piccolo. Anche in quel caso sono stati prescritti i fermenti lattici e gli integratori di ferro "ed e' stato chiesto alla madre di cullarlo quando piangeva". Ma vomito e diarrea non sono diminuiti, anzi si sono intensificati.
La situazione e' precipitata nella notte tra il 16 e il 17 dicembre. A quel punto Andrea e' stato ricoverato all'ospedale 'Tatarella' di Cerignola dove e' rimasto per poco tempo. I medici lo hanno dimesso, consigliando ai genitori di trasportarlo in un centro specializzato e cosi' questi ultimi lo hanno trasportato con un'autoambulanza all'ospedale pediatrico 'Giovanni XXIII' di Bari dove e' rimasto per tre giorni.
Solo li' e' emersa la gravita' della situazione e la necessita' di un trapianto di fegato, risultato ingrossato, e di un trasporto in un centro trapianti per bimbi piccoli che in Italia esiste solo a Palermo, Bergamo e Roma dove e' giunto il giorno prima del decesso. (Adnkronos.it)
