Sollecito, "finalmente parola fine a vicenda"


BARI. "Finalmente oggi e' stata detta la parola 'fine', essendo stata acclarata l'assoluta insussistenza di profili di rilevanza penale in ordine alle condotte poste in essere dai familiari di Raffaele Sollecito, i quali, nel legittimo tentativo di difendere il proprio familiare, non hanno commesso alcun reato".
A scriverlo sono gli avvocati Marco Brusco, Francesco Crisi e Francesco Mastro in una nota congiunta, dopo che il gip di Bari ha disposto l'archiviazione delle posizioni dei familiari di Raffaele Sollecito nell'ambito dell'inchiesta sulla diffusione di un filmato in cui si vedeva il cadavere di Meredith Kercher.

I legali esprimono "'viva soddisfazione sia per il proscioglimento dei propri assistiti che per la declaratoria di inutilizzabilita' (espressa dal pm e condivisa dal gip) delle intercettazioni telefoniche a suo tempo eseguite sulle utenze dei familiari di Raffaele Sollecito. Resta da comprendere, a questo punto- polemizzano - , quale sia stata l'utilita' e la necessita' di monitorare per circa quattro mesi le utenze telefoniche dei predetti".

Intanto il gip di Bari Gianluca Anglana ha disposto l'imputazione coatta per i giornalisti di Telenorba Enzo' Magista' e Antonio Procacci coinvolti nell'inchiesta scaturita dalla messa in onda del filmato girato dalla polizia scientifica di Perugia che mostrava il cadavere di Meredith Kercher.

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