Taranto, scoperta mega-frode comunitaria nella compravendita auto

TARANTO. Le Fiamme Gialle di Taranto hanno scoperto una frode comunitaria dell'importo di 5 milioni realizzata nel mercato della vendita delle auto da tre persone che, avvalendosi di 4 società fittizie, nel periodo dal 2005 al 2010, hanno emesso fatture per operazioni inesistenti per un ammontare complessivo di circa 28 milioni di euro. Denunciate 20 persone ed eseguito un decreto di sequestro preventivo di conti bancari e postali, beni mobili ed immobili per un valore di oltre 4 milioni.

LE INDAGINI - Lo stratagemma consentiva ai rivenditori di auto italiani di detrarre indebitamente l'Iva sugli acquisti per oltre 5 milioni di euro e quindi di poter diminuire artificiosamente i costi delle vetture per praticare alla clientela prezzi di vendita altamente concorrenziali. L'imposta, ovviamente, rimaneva perennemente a debito di quelle societa' 'cartiere' di fatto prive di patrimoni, con la conseguente impossibilita' per lo Stato di un recupero erariale.

 Le indagini, condotte dai militari del Nucleo di polizia tributaria di Taranto, hanno accertato che il sistema fraudolento e' continuato anche dopo l'entrata in vigore dell'obbligo di tracciatura delle auto comunitarie introdotte nel nostro Paese e cioe' con le disposizioni antifrode previste dalla legge 286 del 2006.

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