Basket: Giornate Azzurre, la soddisfazione di Capobianco: bilancio molto positivo


BARI - “Lavorate ogni giorno. L'allenamento quotidiano è importante: non c'è grande giocatore che conosca che non sia impegnato con costanza. Questo vale per la pallacanestro, ma anche per la vita”. Si è congedato così coach Andrea Capobianco, responsabile tecnico delle Nazionali Giovanili, dai giovani cestisti allenati nel corso delle due Giornate Azzurre di pallacanestro svoltesi fra San Severo e Mola di Bari. Settanta i ragazzi dai 14 ai 18 anni visionati nel corso di quattro sedute: “Il bilancio è estremamente positivo, sia per la qualità degli allenamenti svolti che per il riscontro presso i tecnici, nel clinic di San Severo e nelle riunioni finali: ho riscontrato in loro grandissima voglia e cura per i dettagli. Abbiamo svolto quattro allenamenti di grandissima intensità: abbiamo lavorato su situazioni di blocco e sull’uno contro uno. Penso davvero che nei prossimi anni si possano riscuotere notevoli soddisfazioni. Da questo giro per l'Italia, lo scorso anno, si sono distinti giocatori che hanno poi compiuto il percorso sino agli Europei, come è accaduto per il pugliese Tommy Laquintana”.

Lo svolgimento delle Giornate Azzurre è stato un'occasione di formazione non solo per i giovani atleti ed i loro tecnici, ma anche per i miniarbitri chiamati durante la tappa di San Severo e coordinati, oltre che dagli istruttori locali, dalla formatrice FIP Barbara Bonomi: “Il Progetto Azzurri rappresenta sempre una grande occasione di confronto e di crescita - ha affermato Margaret Gonnella, presidente FIP Puglia – che permette a una Regione come la nostra di trovare sempre maggiori stimoli. I giovani giocatori si impegnano al massimo per ben figurare: nelle riunioni con gli allenatori emergono sempre spunti interessanti su cui riflettere e impostare il lavoro nelle società. Anche il lavoro svolto con i miniarbitri ha un’importanza strategica. Con questo progetto abbiamo la possibilità di mettere in relazione tutte le componenti del nostro movimento e questo ci permette di capire su cosa dobbiamo migliorare e dove possiamo arrivare”.

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