2 giugno: Napolitano alla parata, applausi della gente. "Sfilata dedicata a marò"

Al via la parata per la festa della Repubblica. Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, tra gli applausi della gente, ha raggiunto via del Fori Imperiali a bordo della Flaminia presidenziale scoperta, scortato dai corazzieri in motocicletta posto sul palco presidenziale dove sono presenti le massime autorità dello Stato.
A rendergli gli onori un reparto di corazzieri che, anche per questa edizione della parata segnata dall'austerity, sono a piedi e non a cavallo.

"Le Forze armate al servizio del Paese" è il tema della parata, che come nel 2012 è drasticamente ridotta nei numeri rispetto al passato, in omaggio alla spending review. Sfileranno in circa 3.330, tra militari e civili, ma non ci saranno cavalli ed aerei (neppure le Frecce tricolori, assenza che ha suscitato qualche polemica) e i mezzi saranno ridotti all'osso. I costi sono stati stimati in un milione e mezzo di euro, contro i 2 milioni del 2012 e i 4 milioni e 400 mila del 2011.

"In un contesto mondiale globalizzato, segnato da mutamenti profondi, da grandi progressi e insieme da nuove minacce nonchè dal permanere di antiche tensioni, le missioni di stabilizzazione intraprese dalle organizzazioni internazionali di cui l'Italia è parte attiva costituiscono un contributo essenziale alla causa della pace, del progresso sociale e della collaborazione fra i popoli". Lo scrive il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, in occasione della Festa della Repubblica.

"Rivolgo il mio pensiero deferente - dice Napolitano - alla memoria dei militari italiani che in ogni tempo e luogo hanno perso la vita al servizio della Patria: ieri, nel lungo e travagliato percorso che ha reso l'Italia una nazione libera e democratica; oggi, in paesi attraversati da conflitti e devastazioni, in aiuto a popolazioni sofferenti che nella presenza delle Forze armate italiane trovano motivo di speranza e di fiducia. Il prestigio dell'Italia nel consesso delle nazioni dipende in misura rilevante dall'operato sul campo - al servizio della comunità internazionale - dei nostri militari, cui sono unanimemente riconosciuti professionalità, impegno, umanità". "Alle grandi sfide emergenti - conclude il Presidente della Repubblica - le Forze armate italiane rispondono con concretezza e dinamismo, attraverso una radicale ed innovativa revisione dello strumento militare come quella di recente avviata,ispirata a criteri di qualificazione della spesa, razionalizzazione interforze e integrazione europea. Quest'ultima può e deve concorrere all'auspicata unità politica del continente. Ai soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, di ogni ordine e grado ed in modo speciale a quanti in questo giorno di festa sono impegnati nei teatri operativi, giungano la gratitudine del popolo italiano e un fervido augurio. Viva le Forze armate, viva la Repubblica, viva l'Italia!".


I due marò in India
"SFILATA DEDICATA A MARO'"- Non erano presenti i familiari di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in via dei Fori Imperiali per assistere alla parata militare per la festa della Repubblica: impegni diversi li hanno tenuti lontano da Roma, ma hanno scritto al ministro della Difesa, Mario Mauro, che è sempre in contatto con loro, per ringraziarlo dell'invito e per aver "dedicato questa festa anche a loro. Grazie a tutti voi e grazie Italia", dice la moglie di Girone. I Latorre sono in India per il compleanno di Massimiliano.

NIPOTE LATORRE, SIAMO IN INDIA - "Siamo in India e mio zio si è emozionato guardando la parata del 2 giugno vedendo i suoi colleghi. Ringraziamo dell'invito alla parata, ma siamo qui in India con mio zio. L'umore? Non è giù di morale, anzi". E' il racconto in diretta dall'India a Tgcom24 di Christian D'Addario nipote del marò pugliese Massimiliano Latorre nel giorno della festa del 2 giugno. "Le istituzioni sono molto vicine e si sta lavorando - ha aggiunto - continuando a sperare".