Scontri in Brasile, Roussef: Mondiale si fa

SAN PAOLO - Sale la tensione in Brasile per gli scontri del Movimento Passe Livre. La polizia militare brasiliana ha evacuato l'edificio che ospita i ministeri della Cultura e dell'Ambiente, a Brasilia, in seguito alla segnalazione anonima della presenza di una bomba. Sul posto squadre di artificieri.

Gruppi di manifestanti stanno effettuando saccheggi in negozi nella zona ovest di Rio de Janeiro, secondo quanto mostra la Tv GloboNews. Altri manifestanti hanno bloccato l'autostrada 'Presidente Dutra', che collega San Paolo con Rio de Janeiro, all'altezza di Guarulhos, vicino l'aeroporto internazionale della capitale paulista.

"Organizzeremo un grande Mondiale", assicura la Rousseff. E nel suo discorso alla Nazione la presidente brasiliana sottolinea: "Gli stadi non tolgono fondi a sanità… e istruzione. Il governo ascolta ogni protesta ma non tollera la violenza. Combatteremo la corruzione e miglioreremo i servizi". E stasera di nuovo in campo la Confederations Cup: Italia-Brasile, Giappone-Messico.
Scontri in tutto il Paese
Intanto la Fifa dà l'ulimatum al governo brasiliano: o è assicurata l'incolumità di squadre e dirigenti, o la Confederations sarà sospesa. Lo sostiene UOL Esporte, uno dei principali siti brasiliani, secondo il quale il messaggio è stato recapitato alla presidente Dilma Roussef. UOL sottolinea che ufficialmente la Fifa nega questo ultimatum. Secondo 'UOL Esporte', in particolare, l'ultimatum sarebbe arrivato dopo gli attacchi all'hotel e al pullman della Fifa verificatisi la notte scorsa a Salvador. Nell'occasione, dirigenti della Federazione di Zurigo avrebbero minacciato di fermare il torneo in caso di nuovi problemi per le delegazioni straniere.