Crisi: famiglie indebitate per oltre 500 mld

ROMA - Dall'inizio delle crisi al 31 dicembre 2012 l'indebitamento delle famiglie italiane e' cresciuto di 134 miliardi, pari a un aumento percentuale del 36,5: in termini assoluti ha toccato quota 501,58 miliardi di euro, anche se va evidenziato che la punta massima registrata in questi ultimi anni e' stata raggiunta alla fine del 2011, con 506,2 miliardi di euro. E' quanto emerge da un'analisi realizzata dall'Ufficio studi della Cgia Mestre. Tra il 2007 ed il 2012 l'inflazione e' aumentata dell'11,2%. L'indebitamento medio delle famiglie italiane, spiega la Cgia, e' di 19.387 euro, mentre le province piu' esposte con il sistema bancario sono quelle lombarde: al primo posto troviamo Lodi, con un dato medio per famiglia pari a 27.831 euro, seguono Monza-Brianza, con 27.628 euro, Milano, con 27.407 euro e Varese, con 25.968 euro.

Niente a che vedere con gli importi che caratterizzano le realta' provinciali meno esposte con il sistema bancario: Vibo Valentia, con 9.094 euro, Enna, con 8.551 euro e l'Ogliastra, con 8.408 euro. Per indebitamento medio delle famiglie consumatrici italiane, spiega l'associazione, si e' inteso quello originato dall'accensione di mutui per l'acquisto di una abitazione, dai prestiti per l'acquisto di auto/ moto e in generale di beni mobili, dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili.

"Ho l'impressione - sottolinea Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia - che nell'ultimo anno molte famiglie abbiano deciso di saldare i propri creditori a scapito dei risparmi e dei consumi. L'insicurezza legata alla crisi economica, al timore di una impennata dei tassi di interesse e, in particolar modo, alla paura di perdere il posto di lavoro ha indotto moltissime persone a concentrare le proprie entrate e una parte consistente dei risparmi al pagamento dei debiti".