"Lavoratori in mobilità ed ex C.C.R sempre più invisibili"

BARI - “Il 16 luglio scorso il Parlamento, con parere favorevole del Governo, si accingeva ad approvare un ordine del giorno relativo alla proroga dei trattamenti di assistenza ai lavoratori delle ex C.C.R.. Il senatore Pietro Ichino (Scelta Civica) ha ‘fieramente’ espresso una fermissima resistenza al documento che poi è stato ritirato. Realtà Italia ritiene tale comportamento inaccettabile ed assoluta espressione di chi non conosce nulla della vicenda”. Lo sostiene in una nota il portavoce nazionale di Realtà Italia il Consigliere Regionale, Tommy Attanasio.

“Quanto accaduto è di una gravità inaudita - commenta Attanasio - non è possibile etichettare queste persone come sanguisughe delle risorse pubbliche con la compiacenza di politici e clan mafiosi. Come ci permettiamo di  aggiungere al dolore di chi non lavora appellativi di tal genere. Questi lavoratori da 18 anni cercano e cercano ancora lavoro e per esso di ritrovare la dignità di persone. Ora sono ultracinquantenni e senza speranza alcuna. Il Parlamento con una inutile legge, la n.172 del 31.07.2002, li ha illusi sulla possibilità di un lavoro”.

“La Regione ha speso milioni di euro per formarli riformarli ma non informarli. Il lavoro ormai da tempo non lo trovano più i giovani, i laureati, figuriamoci chi è in mobilità ed ultracinquantenne. Abbiamo un paese in fiamme e la mobilità oltre i 24 mesi dal 28 febbraio 2013 non è più garantita - prosegue il Consigliere regionale di Realtà Italia Antonio Buccoliero - Si tratta di 430 euro mese per ogni lavoratore, pagati con imperdonabile ritardo (e su questo andremo sino in fondo), consentono a mala pena  la possibilità di sfamarsi. E' di questo che stiamo parlando. Il Governo e l'Europa tutta devono comprendere che la soglia minima della sopravvivenza  è stata abbondantemente superata. Ora siamo alla vigilia di scontri e tensioni sociali inimmaginabili sino a poco fa. Il Governo se ne renda conto, sperando non sia troppo tardi”.

Conclude Attanasio: “Non mi sono mai appassionato alla guerra tra poveri. Gli ex C.C.R in quanto persone bisognose, devono avere dignità al pari di tutti i lavoratori in cassa integrazione ed in mobilità. Ichino, oltre a dirci che il provvedimento posto in votazione è inaccettabile e dannoso, deve dirci se queste persone hanno il diritto alla vita e se sì, deve dirci come garantirla. La dignità della persona è tutelata dalla nostra Costituzione  ed i Parlamentari ne hanno  fanno giuramento. La politica è semplice, è la scelta delle priorità, ed oggi la priorità non sono gli F35, non è l'IMU, non è l'accettare le follie delle burocrazie che spesso uccidono il lavoro, non è la difesa dei redditi alti e delle rendite finanziarie. Oggi la priorità è almeno garantire a tutti di vivere”.

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