Francavilla Fontana, morto uno dei rapinatori: era coinvolto nell’agguato in cui è stato ucciso il brigadiere Carlo Legrottaglie


FRANCAVILLA FONTANA
– È stata confermata la morte di Michele Mastropietro, 69 anni, uno dei due rapinatori coinvolti nel conflitto a fuoco con le forze dell’ordine tra Grottaglie e Francavilla Fontana. L’uomo, originario di Carosino e con numerosi precedenti penali, è uno dei responsabili della sparatoria avvenuta questa mattina nella quale ha perso la vita il brigadiere capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, colpito durante un’operazione di controllo nella zona industriale di Francavilla.

L’altro uomo fermato, Camillo Giannattasio, 67 anni, anch’egli di Carosino, è stato arrestato e condotto nella caserma dei carabinieri a Martina Franca. Le circostanze esatte del decesso di Mastropietro non sono ancora chiare: resta da accertare se sia stato mortalmente ferito nello scontro a fuoco con i carabinieri nei momenti successivi alla rapina, o già colpito dal fuoco incrociato nel primo conflitto con Legrottaglie.

Un agguato all’alba

L’agguato è avvenuto all’alba, in contrada Rosea, zona industriale di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. Il brigadiere Legrottaglie, che sarebbe andato in pensione a luglio, era residente a Ostuni e padre di due figlie. Prestava servizio nell’Arma da una vita, con dedizione e professionalità riconosciute.

I fatti si sono innescati dopo una segnalazione per una rapina a un distributore di carburanti nella periferia della città. La pattuglia di cui faceva parte Legrottaglie ha intercettato un’auto sospetta, una Lancia Y scura, che corrispondeva alla descrizione fornita. I malviventi, a bordo del veicolo, hanno tentato la fuga dando vita a un inseguimento finito poco dopo nelle campagne limitrofe, dove i due mezzi si sono speronati a vicenda fino a fermarsi.

Secondo la ricostruzione, almeno tre uomini sono scesi dall’auto e si sono divisi per fuggire a piedi. Il brigadiere Legrottaglie ha inseguito uno dei fuggitivi che, durante la corsa, ha aperto il fuoco uccidendolo. Il militare, nonostante i colpi ricevuti, sarebbe riuscito a rispondere sparando a sua volta. Uno dei rapinatori, probabilmente Mastropietro, è rimasto ferito in quell’occasione prima di essere successivamente catturato e dichiarato morto.

Il collega di Legrottaglie, presente nella stessa pattuglia, è sotto choc e sta ricevendo supporto psicologico.

Un passato criminale noto

Michele Mastropietro era già noto alle forze dell’ordine: tra i suoi precedenti figurava anche un assalto a un portavalori della Sveviapol Sud, avvenuto il 2 maggio 2013 nei pressi di Monteiasi. La sua lunga carriera criminale si è conclusa in maniera drammatica, dopo aver tolto la vita a un servitore dello Stato.

Le forze dell’ordine stanno ora cercando il terzo complice, ancora in fuga.