BARI - Chiedono la proroga almeno a fine 2013 i 92 precari dell’asl di Bari, i cui rapporti di lavoro a tempo determinato sono in scadenza imminente, a fine luglio. Il mancato rinnovo del contratto e quindi l’allontanamento in pieno agosto dalle aree critiche in cui sono impegnati quasi tutti i medici, infermieri e tecnici interessati, condurrebbe al collasso la sanità nel barese. Lo sostengono i rappresentanti sindacali dell’Usppi, che hanno illustrato le ragioni dei precari, in un breve incontro con il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna e l’assessore alle politiche della salute Elena Gentile, a margine della protesta organizzata all’esterno del palazzo consiliare.Introna si è detto particolarmente attento ai problemi di personale che in molti casi presta da anni e con merito l’attività professionale in settori sanitari delicati (pronto soccorso, sale operatorie, cardiologia…). L’urgenza di ogni possibile soluzione si estende alle esigenze di reparti e pazienti, coinvolgendo strutture ospedaliere e di primo intervento.
La stessa sensibilità è stata dimostrata dai capigruppo Ignazio Zullo (Pdl) e Angelo Disabato (la Puglia per Vendola), che hanno incontrato sindacalisti e precari, auspicando un esito positivo.
Gli uffici dell’Assessorato regionale stanno approfondendo gli aspetti tecnici e normativi e l’assessore Gentile ha confermato di poter fornire risposte a breve, nei prossimi giorni, nonostante le difficoltà logistiche del trasferimento in atto nella nuova sede barese.
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