La Retroguardia attuale: croce e delizia dell'As. Bari
di Nicola Zuccaro - La seconda sconfitta di questo campionato per il Bari induce, ai fini di una profonda analisi tecnico-tattica dell'undici messo in campo da Alberti a illustrare, in particolare, i pregi e i difetti
della Difesa. Si inizia dai secondi poichè la rete subìta a Lanciano ha lasciato il segno tanto da rilevare subito dopo il triplice fischio i limiti di una squadra che per la sua inesperienza e non tanto per la sua
bassa media anagrafica della B 2013-14 (per i suoi 22 anni) ha confermato di essere giovane. Quest'ultimo dettaglio non deve però rappresentare una giustificazione alla luce del goal subìto.
Il definitivo 1-0 poteva essere evitato se Guarna avesse organizzato meglio la copertura difensiva con un occhio particolare al palo destro che, fatalmente scoperto, ha consentito a Minotti di poter
concludere a rete con un'elevazione di testa. Ragion per cui il reparto difensivo, a causa del mancato coordinamento suggerito da Guarna, resta la croce del Bari visto lungo questo primo scorcio di stagione.
Non solo difetti ma anche pregi si rilevano nella difesa del Bari. Due delle reti vincenti realizzate in altrettanti incontri casalinghi rispettivamente contro Modena e Palermo portano la firma di Luca Ceppitelli.
Nei due match menzionati il difensore biancorosso è stato abile nelle elevazioni di testa tanto da decidere gli stessi. Un dato di fatto del quale dovrebbe andare fiero Giovanni Loseto chiamato nell'ambito dei
quadri tecnici del club a prepare la difesa ma sul quale si dovrà riflettere per le opache prestazioni offerte dagli attaccanti di ruolo. In attesa di tempi migliori per i diretti interessati si può scrivere che il miglior
attacco è rappresentato dalla Difesa ; autentica croce e delizia di un Bari ancora grezzo.
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