Bari, il 'mercato' del Natale: progetti, strade, piazze e illuminazioni

di Luigi Laguaragnella - A Bari, già da qualche giorno aleggia “lo spirito del regalo natalizio” che prepara i cittadini a correre da un negozio all’altro per rendere sempre più consumistica questa festa religiosa. Ma si sa: è tempo di crisi e tutto è giustificato per permettere che i commercianti continuino nella loro attività.

Oltre alle prime vetrine che si notano nel centro cittadino con alberi festanti e addobbi colorati che acchiappano lo sguardo, a primo impatto, sorpreso perché è ancora fuori contesto l’atmosfera natalizia nella mente umana, il Comune di Bari sta studiando la collocazione dei mercatini natalizi che da qualche anno con i prodotti artigianali danno alla città un tocco “nordico” apprezzato dai cittadini; inoltre rientra nel progetto “natal-commerciante” la discussione tra Comune, commercianti e associazioni di categoria sull’abbellimento e le illuminazioni della città, tenendo conto delle ultime ordinanze del sindaco Emiliano sul decoro urbano. Illuminazioni natalizie e presunti mercatini, poi, dovrebbero essere collocati in modo consono considerando la norma sul decreto “Valore Italia” che ha stabilito anche per Bari zone “protette da codice di bene culturale”. E rientrano i quartieri Murat, Madonnella, Libertà e ovviamente la città vecchia. Il Comune di Bari, poi, ha indetto un bando già da fine ottobre per progetti legati ad eventi e manifestazioni, proposte artistiche che arricchiscano il Natale a Bari che solitamente inizia ufficialmente il 6 dicembre con San Nicola e si chiude il 6 gennaio con l’Epifania. E’ riduttivo parlare del Natale come un format, ma da questa realtà non si può sfuggire.

Molti fattori sono messi allo studio per rendere più agevole e rispettoso lo shopping natalizio: almeno “il passeggio” deve essere sobrio e in un clima di ordine e benessere per tutti. A partire anche dalla tipologia di bancarelle: quelle dei tanti piccoli artigiani che propongono prodotti di lana, bigiotteria, e ogni altro oggetto frutto della creatività personale (e che come gli anni passati dimostrano, si riuniscono in strade poco visibili) meritano maggiore spazio rispetto a quelle in cui si vendono prodotti da “Fiera del Levante” con annesse dimostrazioni dei venditori; alcune di esse lo scorso anno erano posizionate in piazza Umberto.

 L’ipotesi è di spostare il mercatino che solitamente si trova in piazza Umberto presso la Fiera del Levante o a Poggiofranco in via Dioguardi. Si esclude, invece, per quest’anno il grande gazebo di bancarelle a Parco 2 giugno; dovrebbe essere confermato il mercatino di piazza del Ferrarese. Per quanto riguarda le illuminazioni delle strade, gli alberi di via Sparano saranno illuminati a spese dei commercianti e illuminata (almeno questo) sarà piazza Umberto. Occhio particolare dovrebbe essere rivolto al mercatino di piazza del Ferrarese: dalla circoscrizione Murat-San Nicola esortano gli abitanti della zona ad illuminare i balconi con tonalità simili per evitare disguidi co la Soprintendenza dei beni culturali. In ogni caso il Comune dovrebbe lavorare per tutelare le strade e le zone che ospitando i graziosi mercatini possano emergere dall’anonimato o dall’abbandono. In questi progetti non si conosce il destino di via Manzoni e certamente maggiore pubblicità meriterebbero quelle bancarelle di artigiani che gli scorsi anni occupavano l’ultima strada di corso Cavour, di fronte il liceo Scacchi.

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