La Fondazione ICO 'Tito Schipa' di Lecce e la Camerata Musicale Salentina per il ritorno a Lecce della pianista Rana
LECCE - Proseguono gli appuntamenti con la Stagione Sinfonica e di Balletto Autunno-Inverno della Fondazione ICO che vedrà impegnati insieme all’Orchestra Sinfonica Tito Schipa, il Direttore Marcello Panni e la Pianista Beatrice Rana, venerdì 22 novembre alle ore 21.00 sul palcoscenico del Teatro Paolo Grassi di Cisternino e Sabato 23 novembre alle ore 20.45 sul palcoscenico del Teatro Politeama Greco di Lecce per un appuntamento che vede la collaborazione della Camerata Musicale Salentina e della Fondazione ICO Tito Schipa di Lecce.
Ad accomunare le scelta dei due direttori artistici, Ivan Fedele per la Fondazione ICO e Pierluigi Camicia per la Camerata Salentina, il ritorno a Lecce della giovanissima pianista Beatrice Rana, dopo la recente vittoria della Medaglia d’Argento e del Premio del Pubblico al prestigioso concorso pianistico internazionale Van Cliburn di Forth Worth nel Texas, entrando così nella storia come prima donna italiana a salire sul podio del prestigioso concorso. Sul podio Marcello Panni, direttore artistico e principale dell’Orchestra Tito Schipa dal 2008 al 2012, compositore e direttore d’orchestra romano, ospite regolare delle principali istituzioni musicali italiane e dei più importanti teatri lirici internazionali, quali l’Opéra di Parigi, il Metropolitan di New York, il Bolshoi di Mosca, la Staatsoper di Vienna, la Deutsche Oper, il Covent Garden, il Liceu di Barcelona.
In programma Le tombeau de Couperin di Maurice Ravel nella versione per orchestra del 1919. Ravel ha trascritto per orchestra quasi tutti i suoi lavori composti per il pianoforte (subito o a distanza di anni), creando di solito un capolavoro da un capolavoro. Così avvenne anche con la suite pianistica Le tombeau de Couperin composta da Ravel nel 1917 in memoria di sei amici caduti in guerra, richiamandosi all’antica forma del tombeau. È un omaggio musicale funebre, dedicato simbolicamente nell’occasione al grande compositore e clavicembalista francese François de Couperin.
Di seguito l’esecuzione del Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra op. 26 di Sergej Prokof'ev, il più celebre, eseguito ed apprezzato sia dal punto di vista sonoro che qualitativo del compositore russo. Opera traboccante di estro e inventiva fa ormai parte del repertorio di tutti maggiori concertisti. Richiede un’eccellente tecnica e un virtuosismo notevole per eseguirlo alla perfezione.
La seconda parte si aprirà con il celebre poema sinfonico Le Fontane di Roma di Ottorino Respighi. Nei quattro movimenti, l’autore descrive una fontana di Roma (La Fontana di Valle Giulia, la Fontana del Tritone, la Fontana di Trevi, la Fontana di Villa Medici) durante un differente momento del giorno, in cui il loro carattere appare più in armonia con il paesaggio circostante. Inizialmente rifiutata dai critici alla prima esecuzione, questo lavoro successivamente è diventato uno degli esempi più eminenti di poema sinfonico. La prima esecuzione infatti, avvenuta a Roma nel 1917 presso il Teatro Augusteo, diretta da Antonio Guarnieri, non fu accolta da grande successo. La consacrazione avvenne invece a Milano l'anno seguente, quando venne eseguita sotto la direzione di Arturo Toscanini.
Chiuderà il concerto il Boléro di Ravel, scritto nel 1928 per la ballerina Ida Rubinstein e presto diventato, con 25 incisioni in dieci anni, uno dei primi successi discografici della storia della musica.
Ufficio Stampa Bamakò srl
per Fondazione ICO Tito Schipa
Dr. Piergiorgio De Micheli
Tel 0832.301885 – 3398227727
piergiorgio.demicheli@bamako.it
Ad accomunare le scelta dei due direttori artistici, Ivan Fedele per la Fondazione ICO e Pierluigi Camicia per la Camerata Salentina, il ritorno a Lecce della giovanissima pianista Beatrice Rana, dopo la recente vittoria della Medaglia d’Argento e del Premio del Pubblico al prestigioso concorso pianistico internazionale Van Cliburn di Forth Worth nel Texas, entrando così nella storia come prima donna italiana a salire sul podio del prestigioso concorso. Sul podio Marcello Panni, direttore artistico e principale dell’Orchestra Tito Schipa dal 2008 al 2012, compositore e direttore d’orchestra romano, ospite regolare delle principali istituzioni musicali italiane e dei più importanti teatri lirici internazionali, quali l’Opéra di Parigi, il Metropolitan di New York, il Bolshoi di Mosca, la Staatsoper di Vienna, la Deutsche Oper, il Covent Garden, il Liceu di Barcelona.
In programma Le tombeau de Couperin di Maurice Ravel nella versione per orchestra del 1919. Ravel ha trascritto per orchestra quasi tutti i suoi lavori composti per il pianoforte (subito o a distanza di anni), creando di solito un capolavoro da un capolavoro. Così avvenne anche con la suite pianistica Le tombeau de Couperin composta da Ravel nel 1917 in memoria di sei amici caduti in guerra, richiamandosi all’antica forma del tombeau. È un omaggio musicale funebre, dedicato simbolicamente nell’occasione al grande compositore e clavicembalista francese François de Couperin.
Di seguito l’esecuzione del Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra op. 26 di Sergej Prokof'ev, il più celebre, eseguito ed apprezzato sia dal punto di vista sonoro che qualitativo del compositore russo. Opera traboccante di estro e inventiva fa ormai parte del repertorio di tutti maggiori concertisti. Richiede un’eccellente tecnica e un virtuosismo notevole per eseguirlo alla perfezione.
La seconda parte si aprirà con il celebre poema sinfonico Le Fontane di Roma di Ottorino Respighi. Nei quattro movimenti, l’autore descrive una fontana di Roma (La Fontana di Valle Giulia, la Fontana del Tritone, la Fontana di Trevi, la Fontana di Villa Medici) durante un differente momento del giorno, in cui il loro carattere appare più in armonia con il paesaggio circostante. Inizialmente rifiutata dai critici alla prima esecuzione, questo lavoro successivamente è diventato uno degli esempi più eminenti di poema sinfonico. La prima esecuzione infatti, avvenuta a Roma nel 1917 presso il Teatro Augusteo, diretta da Antonio Guarnieri, non fu accolta da grande successo. La consacrazione avvenne invece a Milano l'anno seguente, quando venne eseguita sotto la direzione di Arturo Toscanini.
Chiuderà il concerto il Boléro di Ravel, scritto nel 1928 per la ballerina Ida Rubinstein e presto diventato, con 25 incisioni in dieci anni, uno dei primi successi discografici della storia della musica.
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