Settant'anni fa a Bari il Congresso dei Cln

di Nicola Zuccaro - Una lapide scoperta l'8 aprile 1964 all'ingresso del Teatro Piccinni alla presenza del Presidente della Repubblica Antonio Segni e del Presidente del Consiglio dei Ministri Aldo Moro è tornata al suo cinquantennale splendore con la deposizione di una corona, nella mattinata odierna, da parte del Sindaco di Bari Michele Emiliano.

+ Sindaco Emiliano depone corona di allora

L'espressione monumentale, precedentemente menzionata commemora lo svolgimento del Congresso dei Comitati Nazionali di Liberazione Nazionale che si tenne presso il Politeama Comunale il 28 e il 29 gennaio.

Bari per due giorni fu al centro dell'informazione nazionale ed estera perchè ospitò il primo appuntamento di libertà e democrazia che, nella fattispecie del dialettico quadro politico italiano offuscato dal ventennio dittatoriale, segnò nel contempo il ritorno dei Partiti e dei Sindacati.

A Bari, sulle ceneri del Vecchio Partito Popolare, fu costituita la Democrazia Cristiana e fu ricostuito il Partito Socialista e la Cgil e sempre nel capoluogo pugliese presso l'Aula che attualmente ospita i lavori del Consiglio Comunale, furono poste le fondamenta per la scrittura della Costituzione della Repubblica e le premesse politiche che condussero alla conclusione della Monarchia e alla Costituente.

Socialisti, Liberali, Azionisti, Comunisti e Democristiani convennero in un comune obiettivo: riportare la politica anche nel Nord Italia ovvero là dove erano ancora in corso i combattimenti fra le forze partigiane e le truppe nazifasciste. La scelta di Bari non fu casuale. Il capoluogo pugliese fu preferito a Napoli non solo perchè la città partenopea era a ridosso di quel fronte bellico che di lì a qualche mese avrebbe lasciato il posto alla Liberazione di Roma ma anche perchè sede di importanti centri per la libera divulgazione di idee e notizie con la Casa Editrice Laterza, con Radio Bari dalla quale veniva trasmesso il notiziario "Italia Combatte", che tanto fastidio recò alle leggendarie Radio Berlino e Radio Londra.

Elementi storici che spinsero il Congresso di Bari a divenire un evento mediatico per la presenza di 50 giornalisti e con la possibilità ( poi annullata per ragioni di ordine pubblico) di una relativa radiodiffusione.

Un avvenimento che sia per la sua complessità che per le travagliate vicende che lo anticiparono e lo connotarono necessita di un adeguato ricordo che non si limiti solo alla circostanza del Settantennio ma che funga da autentico toccasana per il consolidamento della libertà di parola e della democrazia in Italia.

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