Andria: management del Dolore Post-Operatorio in concerto

BARI - La soluzione all’inconveniente di essere nati è solo una: Management del Dolore Post-Operatorio.

Questa settimana Must Be the Place cambia coordinate, ma le frequenze restano altissime. Venerdì 7 marzo alle ore 21:30 sarà l’Officina San Domenico di Andria ad ospitare per un’anteprima regionale una delle band più autentiche del panorama nazionale: i Management del Dolore Post-Operatorio. Il tour anticipa l’uscita del loro ultimo album intitolato McMao, prevista per l’11 marzo e preceduta dal singolo James Douglas Morrison.

Dietro la sigla MaDe DoPo, codice fiscale della band, ci sono di Luca Romagnoli (voce), Marco Di Nardo (chitarra), Nicola Ceroli (batteria) e Luca Di Bucchianico (basso): quattro ragazzi con il vizio incorreggibile dello scompiglio e della messa a soqquadro. Come saltimbanchi, sfacciati e ostinati, schietti e crudi, stanno dalla parte del ghigno di quelli che ce l’hanno sempre a morte col re. Per loro l’ordine stabilito diventa tutto ciò di cui non hanno bisogno, mentre «sei tutto il porno di cui ho bisogno» diventa dichiarazione d’amore 2.0. La loro. Come cantano nel primo disco Auff!: un’affilatissima ghigliottina di parole e suoni che condanna, senza alcuna pietà, ma con tanta ironia, l’assurdità grottesca della vita e i controsensi della realtà.  L’esecuzione dal vivo, poi, è d’impatto sconvolgente.

I MaDe DoPo conquistano in fretta la scena musicale italiana: Italia Wave, Primo Maggio Tutto l’Anno, Il Rock è Tratto, UPLOAD di Bolzano. Poi, nel 2010 vincono il Premio produzione al festival MArteLive, che li fa entrare di diritto nel roster dell'etichetta MArteLabel: così nasce Auff!. Tra i 60 finalisti di Sanremo Giovani 2013, nello stesso anno partecipano all'edizione del Concerto del Primo Maggio, con un'esibizione provocatoria che, sebbene lasci spiazzati tutti, incornicia a tuttotondo la vera ed originale essenza stilistica del quartetto. Sempre senza bussare né chiedere permesso, i Management seducono anche la critica musicale, tanto da essere definiti “una delle più belle e interessanti novità del nostro panorama. Un’apocalisse di parole declamate con sarcasmo, rabbia e sofferenza. Un misto tra punk e freschezza indie, liriche capaci di colpire dritto al cuore anche senza passare per la via più diretta”. La scorciatoia, qualunque essa sia, porta dritti al piacere, incontrollato e senza regole.

Il Collettivo Famelico è un progetto artistico completamente autoprodotto venuto alla luce nel 2013 e mira a creare una piattaforma capace di intraprendere, con passione e professionalità, un percorso artistico inedito rivolto alla scoperta del mondo dell’arte nelle sue molteplici declinazioni: musica, teatro, letteratura, arte contemporanea. Must Be The Place ne rappresenta il primo progetto prettamente musicale.

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