Grillo, 'Renzie smascherato da Economist'

ROMA - "Renzie smascherato! Tutto quello che i media non raccontano sulla sua manovra economica". Sono le parole di Beppe Grillo su Facebook con cui torna all'attacco del presidente del Consiglio, Matteo Renzi. E poi sul suo blog rilancia un articolo dell'Economist intitolandolo 'Le promesse di Renzi smontate dall'Economist'.

"Quando un politico con un'inclinazione al populismo assume un incarico, forma un governo e rivela il suo programma - si legge nel post - in genere deve avere qualcosa con cui compiacere tutti. Cosi' pare sia a prima vista per il nuovo presidente del Consiglio, Matteo Renzi".


Sul blog, Grillo 'posta' anche un link a un video nel quale si vede il premier impegnato in una partita a pallone: 'Renzi, la schiappa, gioca a calcio' e' il titolo caustico. E ancora: "Parole parole parole" e "L'Economist boccia Renzi, solo promesse senza dettagli". "Otto dei 16 ministri che ha presentato il 21 febbraio - prosegue il post che riporta l'articolo dell'Economist - erano donne, tra cui il primo ministro donna della Difesa, Roberta Pinotti, e Federica Mogherini, che a 40 anni e' il piu' giovane ministro degli Esteri dal 1936. L'eta' media del suo gabinetto e' perfino piu' bassa di quella del suo predecessore, Enrico Letta. E comprende anche decisioni per rassicurare imprenditori e investitori: Pier Carlo Padoan, che e' stato capo economista dell'Ocse, e' ministro dell'Economia e Federica Guidi, gia' presidente dei giovani industriali, ministro dello Sviluppo economico".

"Non manca neppure l'immaginazione: gli Affari regionali sono andati ad un sindaco che ha resistito alla mafia calabrese. Quando pero' ha chiesto il voto del Parlamento - si legge ancora nel post - al presidente del Consiglio e' capitato qualcosa che impensierirebbe chiunque. Il 25 febbraio ha ricevuto un voto di fiducia alla Camera dove il Partito Democratico ha una forte maggioranza. Ma il giorno prima, al Senato, dove la maggioranza e' ridotta, ha ricevuto 169 voti a favore e 135 contro, il che non rappresenta una sicurezza nel fragile sistema italiano. Molti senatori, alcuni del suo stesso partito, sono rimasti sconcertati dai modi arroganti di Renzi.

Ha infranto la tradizione parlando a braccio e tenendo per qualche tempo la mano in tasca, poi informando perentoriamente i suoi ascoltatori che sarebbero rimasti disoccupati (il suo progetto e' di trasformare il Senato in una Camera delle Regioni, sul modello del Bundesrat tedesco). Quando un membro dell'opposizione ha obiettato a questi modi, si e' sentito rispondere che probabilmente perche' siete sempre piu' lontani dal modo di parlare della gente la' fuori".

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