Motta Visconti, prima sesso poi coltellate
Sono agghiaccianti le sequenze in cui Carlo Lissi ha sterminato la sua famiglia come se nulla fosse, senza alcun rimorso. Sono circa le 23 quando Carlo e la moglie, Cristina, si trovano nel soggiorno della villa. I bambini dormono di sopra. I due hanno consumato un rapporto sessuale, poi lei si è adagiata su un divano, a guardare la tv, e lui si è alzato ed è andato in cucina.
A qual punto l'uomo è salito al piano di sopra, dove ci sono la camera matrimoniale e le due camerette dei bambini. Prima è andato in quella della figlia di 5 anni, le ha appoggiato una mano sul collo e le ha affondato con l'altra, di punta, tutto il coltello nella gola. La piccola morirà senza nemmeno svegliarsi.
Un gesto semplice, come per bere un bicchiere d'acqua, ma quando torna impugna un lungo coltello, si porta silenziosamente alle spalle della moglie e la colpisce di punta tra la gola e le spalle. Lei è scattata in avanti, ha barcollato, si è girata, lo ha guardato negli occhi e gli ha chiesto ''Carlo che stai facendo..perché?'', ha gridato ''aiuto'' (la sua voce verrà sentita dai vicini ma scambiata per un urlo per la partita, anche se non era ancora cominciata) ma come risposta ha ottenuto un pugno che l'ha fatta stramazzare al suolo. Una volta a terra lui la l'ha colpita ancora con altri 3 o 4 fendenti, all' addome e alla schiena. Per la donna non c'è stato scampo.
A qual punto l'uomo è salito al piano di sopra, dove ci sono la camera matrimoniale e le due camerette dei bambini. Prima è andato in quella della figlia di 5 anni, le ha appoggiato una mano sul collo e le ha affondato con l'altra, di punta, tutto il coltello nella gola. La piccola morirà senza nemmeno svegliarsi.
Poi si è recato nella camera grande, del fratellino: anche a lui, di soli 20 mesi, l'uomo ha fatto scendere la lama profondamente, di punta, nella gola, tenendo fermo il collo, mentre dorme profondamente.
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