Grillo-Renzi: di nuovo scontro. "Pd è dittatura di sbruffoni"

Il leader M5s Beppe Grillo chiude con il Pd dopo l'annullamento dell'incontro con i 5 stelle su riforme e legge elettorale. Sul suo blog, il leader M5s attacca il premier Matteo Renzi "le cui palle sono sul tavolo di Verdini e Berlusconi" e accusa: "stiamo scivolando lentamente verso una dittatura". Ed ammonisce: "M5S non restera' a guardare".

"Si prende atto che un confronto democratico e trasparente in Italia e' oggi impossibile - scrive Grillo sul suo blog - il Pd ha annullato l'incontro con il M5S per la legge elettorale nonostante (o forse proprio per questo) l'apertura dimostrata dal M5S con l'intervista del Corriere della Sera di domenica di Luigi Di Maio. Si prende atto che il Pd preferisce gli incontri al chiuso di cui nessun cittadino sa nulla con un pregiudicato con il quale si appresta a fare la 'riforma' della giustizia". "Si prende atto che Renzi, le cui palle sono sul tavolo di Verdini e Berlusconi, rifiuta con il M5S ogni confronto democratico e che l'Italia dovra' pagarne tutte le conseguenze.

Il M5S - prosegue - rappresenta milioni di italiani che non possono essere trattati come dei paria, come dei cani in chiesa da personaggi mai eletti in libere elezioni, da sbruffoni della democrazia. Nessuno potra' piu' imputarci di non aver cercato il dialogo. Stiamo scivolando lentamente verso una dittatura a norma di legge, il M5S non restera' a guardare e spera che i sinceri democratici che esistono negli altri partiti facciano altrettanto".

LA REPLICA DI RENZI, 'M5S POCO CHIARO' - "Io sono un ebetino, dice Beppe, ma almeno voi avete capito quali sono gli 8 punti su cui #M5S è pronto a votare con noi? #pochechiacchiere". Così il premier risponde, via Twitter, al leader di M5S.

E' saltato oggi l'incontro tra il M5S e il Pd sulla riforma della legge elettorale, previsto per oggi pomeriggio. Le aperture dei grillini, arrivate dalle colonne del Corriere della Sera (sì a 8 delle 10 proposte del Pd), non sono bastate ai Democratici, che volevano che le risposte dei 5 Stelle fossero messe nero su bianco in un documento, altrimenti la riunione salta.

"Il Pd - spiega Speranza alla presidente Boldrini - considera questo confronto molto serio ed importante per il dibattito democratico nel nostro Paese e per dare più forma al percorso delle riforme. Proprio per questo riteniamo imprescindibile che tale confronto possa svolgersi solo dopo che saranno pervenute formali risposte alle questioni indicate nei giorni scorsi dal Partito democratico".

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