Milan, le goleade negli States un campanello d'allarme: servono rinforzi, qualcuno aiuti Inzaghi

di Luca Losito - Dopo le prime due uscite americane, tra 8 gol subiti e 1 solo realizzato, il primo campanello d'allarme è già scattato: l'organico rossonero, non a caso giunto 8° in Serie A, ha bisogno di evidenti rinforzi. Le prove con Olympiakos e Manchester City lo hanno confermato. Qualcuno aiuti Inzaghi: l'impegno, il talento e la voglia di questo allenatore lo meritano. Non bastasse il 3-0 subito dall'Olympiakos, è arrivato anche il 5-1 del Manchester City. Due sconfitte senza storie, una condizione fisica parsa ancora approssimativa ed errori dei singoli in fase difensiva davvero preoccupanti. Ancora una volta sembra poter essere quello il reparto debole del Milan. Clamoroso il ritardo di condizione di Alex (e anche di Rami), come le ormai consuete amnesie difensive di Constant. Mexes e Bonera non offrono garanzie. Zapata, ancora fuori, si spera possa ripetere le prove del Mondiale. Negli altri reparti si sente eccome l'assenza di un esterno destro (Cerci il maggiore indiziato, ndr). Mentre a centrocampo si attende il rientro di De Jong e il recupero di capitan Montolivo. Tuttavia, anche lì, un rinforzo non sarebbe idea malvagia. A conti fatti, dunque, servirebbe almeno un acquisto per reparto. E non è detto che sia sufficiente, ma sarebbe un inizio. Un'iniezione di fiducia per la squadra, per il tecnico e per una stagione che altrimenti partirebbe già in tono minore (sapendo già quale sarebbe la possibile conclusione). Berlusconi deve cominciare a far seguire i fatti alle parole: il suo apporto al Milan è pari a zero ormai da diversi anni.

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