Lavoro: Cuperlo, spero che premier non ci dica di prendere o lasciare

In direzione "spero che il segretario presenti una relazione alternativa al prendere o lasciare. Un partito discute, la riforma si puo' migliorare. Renzi deve capire che da solo non ce la fa e che in casa non ha dei nemici. A meno che non pensi, e non voglio crederlo, che chi ha delle idee diverse dalle sue deve andarsene altrove". Sono le parole di Gianni Cuperlo, Pd, in un'intervista a Repubblica riferendosi alla riforma del lavoro messa in campo da Matteo Renzi.

"Non siamo i Flintstones. Piu' che al partito della trattativa mi iscrivo a quello del cambiamento", ha aggiunto Cuperlo che sull'ipotesi di un 'andare dritto' di Renzi afferma: "Andare diritto significa che il merito scompare? O che non si discutono assieme Jobs Act e legge di stabilita'? Se vuoi tutelare un milione di persone con una indennita' di 800 euro mensili, devi avere delle risorse certe e devi averle subito".

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