“Siamo nani sulle spalle dei giganti”, prosegue a Bari PugliArch

BARI - “Siamo nani sulle spalle dei giganti”. Così, riprendendo una celebre frase di Bernardo di Chartres, si sentono gli architetti protagonisti della 2^ edizione del Festival dell’Architettura PugliArch, inaugurato ieri a Bari presso il Teatro Margherita. Perchè dalla spalla di chi è più alto di noi, culturalmente ed intellettualmente, è possibile vedere meglio e più lontano. Dopo la cerimonia d’apertura di ieri sera, dunque, continua il Festival con il suo ricco programma di eventi organizzati dal GAB_Associazione Giovani Architetti della Provincia di Bari d’intesa con la Federazione Regionale degli Ordini degli Architetti PPC della Puglia. Ancora conferenze, dibattiti e mostre sul tema "Crossing Architecture". rotagonista è la qualità dell'architettura in Puglia, in Italia e nel mondo. Diverse dimensioni a confronto, quella normativa, quella di ricerca disciplinare ed interdiscipinare e quella operativo-progettuale. Su questi livelli si incrociano plurime esperienze, regionali, nazionale ed internazionali sul tema della qualità in architettura. Richiamata su più fronti nell'introduzione alla giornata odierna dall'architetto Palma Librato, coordinatrice del Festival, la qualità del fare architettura rappresenta la sfida per la professione dell'architetto oggi. Accolta favorevolmente dalla Regione Puglia con la definizione di una legge ad hoc, come ricordato dal dottor Guglielmo Minervini, Assessore regionale alle Politiche giovanili, Trasparenza e Legalità, la qualità dell'architettura merita un impegno da parte dei professionisti per organizzare dei concorsi di idee che valorizzino le future realizzazioni nel campo urbanisticoarchitettonico. Ad avvallare tale direzione operativa, l'architetto Giuseppe D'Angelo, vicepresidente della Federazione Regionale degli Ordini degli Architetti PPC della Puglia, ha sottolineato il ruolo propositivo e virtuoso della Regione Puglia, anche all'interno del progetto nazionale di lavoro sul tema delle periferie, avviato dall'architetto senatore Renzo Piano. I due contributi della mattinata ad pera dell'architetto Joao Morgado (Portogallo) e dell'architetto Laureline Guilpain_AWP (Francia) esprimono degli approcci innovativi, il primo alla pratica fotografica per l'architettura ed il paesaggio, la seconda ad una prassi strategicooperativa per l'urbanistica e l'architettura. Sul tema della qualità del progetto per le periferie si sono confrontati anche i 13 autori architetti, selezionati dal bando “Call for Young Architect Talent”, provenienti da diverse città italiane. Nel pomeriggio continua la condivisione di linee di ricerca e di esperienze progettuali con l'apporto dei 6 fotografi, selezionati dal bando “Call for young photographers”, e di tre lectures di elevato profilo scientifico da parte dell'architetto Maria Valeria Mininni, del CZ Studio Architetti e dell'architetto Giuseppe Scaglione. Nello specifico focalizzati sulla dimensione paesaggistica della ricerca progettuale di ricongiungimento sul tema città-campagna, i tre interventi aderiscono alle finalità del Festival, apportando delle riflessioni aggiornate sullo stato del'arte. Intanto, proseguono parallelamente i lavori del workshop di progettazione urbanistica, “M_Argini”. Assi viari o strutture trasversali di collegamento per superare, nel quartiere di Sant’Anna, la barriera infrastrutturale rappresentata dalla ferrovia e dalla parallela carreggiata a quattro corsie. Bonifica del lungomare San Giorgio e installazione di funzionali architetture poco impattanti per restituire l’area oggi degradata e il suo orizzonte ai cittadini. Ricucitura di tutto il comparto urbanistico oggetto di studio attraverso un evoluto ed innovativo processo di rinaturalizzazione. Rivisitazione dei luoghi già antropizzati per creare nuovi e necessari spazi pubblici. Seppur provvisorie, sono queste le principali indicazioni emerse, nel secondo giorno del PugliArch 2014, dal gruppo di lavoro impegnato nel workshop di progettazione urbanistica e pianificazione territoriale. I partecipanti, motivati dai diversi tutors, puntano ad elaborare, entro la chiusura della rassegna di domani, una proposta omogenea e quanto più possibile facilmente realizzabile, in grado di curare lo strappo socio-urbanistico più evidente: l’assenza di un disegno unitario che raccordi mutuamente il resto della città con la ampagna circostante. Ricco, inoltre, il programma di domani, giornata conclusiva del Festival. Il sabato al Teatro Margherita si aprirà alle 10.00 con “Pugliarch meets Architecture Landscape”: lecture dell’arch. Eduardo Costa Pinto (Portogallo) su “Città Dinamiche: sulla trasformazione del paesaggio contemporaneo”. A seguire “Pugliarch meets Photography” con Carlo Garzia (Fotografia, territorio e committenza pubblica in Italia. Esperienze e linguaggi) ed alle 12.30 “Pugliarch meets Architecture” con la lecture dell’arch. Oriol Capdevila Arus (MBM Arquitectes_Barcellona) intitolata “M_Argini. Waterfront e progetti urbani”. Nel pomeriggio, i lavori riprenderanno alle 16.00 con Uwe Schröder (Germania) – lecture in inglese su “La grande casa e la piccola città” – ed Antonio Monestiroli “Progetti per la città aperta”. Il momento più atteso, però, è senza dubbio la chiusura del Festival: Pugliarch meets Bari. Domani dalle 18.00 alle 20.30, infatti, ci sarà la c parte dei Coordinatori dei workshop Oriol Capdevila Arus_MBM Arquitectes e Carlo Garzia. All’evento conclusivo prenderanno parte diversi esponenti delle Istituzioni regionali e governative, tra cui la Vice Presidente della Regione Puglia Angela Barbanente.

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