Cosa NON va inserito nel biglietto da visita

Se normalmente un biglietto da visita concorre a creare l’immagine dell’intestatario, mettendo in luce stile e professionalità, proviamo ad immaginare che danni potrebbe arrecare un biglietto da visita di pessimo gusto. Nell’era digitale più di prima infatti, un biglietto da visita dal design poco accattivante ed oberato d’informazioni, rischia di arrecare più danni che benefici. Comunicare trascuratezza e disattenzione attraverso una grafica sgradevole, in una società in cui l’aspetto è ai primi posti nell’indice d’importanza e di gradimento, può essere quantomai penalizzante per il nostro business. Ecco perchè è sempre consigliabile rivolgersi ad un esperto, relegando il fai da te al bricolage ed il giardinaggio. Scopriamo insieme cosa NON fare per avere un biglietto da visita encomiabile ed al passo con i tempi.

Rovinare la propria immagine aziendale con un biglietto da visita mal fatto, sarebbe un vero peccato. Un primo passo verso il successo, consiste nel prefissarsi l’obbiettivo di impressionare positivamente l’interlocutore. Facile a dirsi. La sorpresa di per sè non è negativa, ma una sorpresa spiacevole ahimè, contribuirà ad affondare qualsiasi tipo di attività si sia scelto di promuovere.

Per fare in modo che il biglietto da visita resti impresso nella mente quindi, non dovete assolutamente:

1. Utilizzare template squallidi 2. Esagerare con colori e contenuti 3. Dimenticare d’inserire il logo aziendale 4. Ricorrere a carta o materiali di bassa lega 5. Riportare dati non aggiornati 6. Optare per un design troppo articolato

1.Template Di template predefiniti sul web se ne trovano a bizzeffe. Tuttavia, proprio a causa dell’ampia gamma disponibile, il rischio è quello di omologarsi alla massa pensando invece di essere originali. Per tale ragione è consigliabile selezionare un campione discreto di template mirati, confrontarli ed infine, individuato il preferito, personalizzarlo il più possibile.

2. Colori e contenuti Non sarà un arcobaleno di colori o la vostra autobiografia a catturare l’attenzione del destinatario. Stordirlo con caratteri cubitali, magari dalle tonalità sgargianti, non è di per certo una buona strategia di marketing. Scegliete piuttosto gradazioni sobrie ed in tinta con i colori aziendali per il layout, ed uno stile chiaro per il messaggio. Quest’ultimo , in linea con le precedenti indicazioni, dovrà essere breve ed incisivo.

3. Il logo aziendale Se ne avete uno, potete pensare di sfruttare il logo aziendale per la realizzazione della grafica del vostro biglietto da visita.

4. Carta o materiali di bassa lega Purtroppo oggi la reputazione si costruisce anche con l’apparenza, per cui il materiale sul quale stamperete i vostri dati ricoprirà un ruolo fondamentale. Si a carta riciclata e materiali biodegradabili.

5. Dati non aggiornati Se desiderate fare una buona impressione ricordatevi di non aggiungere mai dati personali a penna o a matita. L’effetto sarebbe veramente disastroso.

6. Design Dettagli estremi potrebbero avere un impatto visivo alla lunga stancante. A vincere infatti, è sempre la semplicità. Se le idee dovessero scarseggiare, meglio concentrarsi sulla sagoma del biglietto da visita.

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