Expo 2015: pm indagano per devastazione. Renzi, teppistelli figli di papà

MILANO - Il giorno dopo gli scontri di Milano, Matteo Renzi bolla come teppistelli i black bloc che hanno messo a ferro e fuoco la citta. "Gli italiani sanno benissimo da che parte stare: hanno sciupato la festa? Hanno cercato di rovinarcela. Ma quattro teppistelli figli di papà non riusciranno a rovinare Expo. E Milano è molto più forte come spirito e determinazione di quello che questi signori pensano".

I PM INDAGANO PER DEVASTAZIONE - Il giorno dopo la cruenta invasione dei black bloc la Procura di Milano indaga per devastazione. "Un grande grazie alle forze dell'ordine e a tutto il sistema della sicurezza milanese: dal prefetto al questore e a tutti quelli che hanno cooperato. Hanno evitato il peggio con intelligenza e fermezza" ha commentato in serata il ministro dell'interno Angelino Alfano.

"La tattica di ordine pubblico adottata a Milano - ha spiegato il ministro - ha infatti evitato il peggio. La giornata inaugurale di Expo non è stata macchiata dal sangue né dei manifestanti ne' delle Forze dell'Ordine. E adesso massima durezza contro questi farabutti col cappuccio".

La Questura ha interpretato con grande lucidità gli avvenimenti, da un lato usato i lacrimogeni per tenere a distanza i manifestanti evitando il più possibile il contatto e le cariche, ma dall'altro non si è fatta "sviare", per usare le parole del questore, Luigi Savina, dal tentativo di far sparpagliare le forze dell'ordine per poi approfittare di un varco verso il centro lasciato incustodito. L'obbiettivo dei black-bloc, infatti, era di portare la devastazione in Duomo, o all'Expo Gate, e per questo motivo lo schieramento di polizia e carabinieri, già imponente, si era concentrato non tanto davanti e dietro al lunghissimo corteo, molto partecipato, ma nelle vie che potevano condurre verso il centro.

Alla fine il bilancio dei numeri è di 11 feriti tra le forze dell'ordine e di 10 antagonisti accompagnati in questura (uno è stato fermato in flagranza da due agenti in borghese in mezzo ai tafferugli). Ma la ferita alla città, in quello che doveva essere un giorno di lustro e orgoglio, è ben più grave della ferita fisica lasciata lungo i marciapiedi.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto