Presentato il rendiconto di gestione 2014. Savino: “Il bilancio del Comune di Bari è solido”

BARI - Questo pomeriggio è stato presentato, durante la seduta del consiglio comunale, il rendiconto di gestione del bilancio 2014, documento ufficiale con il quale ogni amministrazione rende conto ai cittadini di come siano state realmente impiegate le risorse pubbliche gestite in un determinato intervallo di tempo. L’assessora Dora Savino ha spiegato all’aula che: “Anche lo scorso anno, purtroppo, è stato caratterizzato da grandi incertezze e difficoltà. L’assenza di un assetto chiaro del federalismo fiscale, introdotto nel 2009, ed i continui interventi normativi che si sono susseguiti, sia per ridurre la spesa della pubblica amministrazione sia per una serie di rivisitazioni della fiscalità locale, hanno generato una situazione di grande indeterminatezza sui flussi di entrata.

Per la prima volta gli enti locali, come previsto dal D.Lgs 118/2011, con l’avvio obbligatorio dell’Armonizzazione dei Sistemi Contabili a decorrere dall’1.1.2015, hanno introdotto nuove regole contabili che impongono un’operazione straordinaria di ri accertamento dei residui. Il legislatore, consapevole che le nuove regole obbligano alla riscrittura dei bilanci pubblici, ha consentito a tutti gli enti di recuperare in piani trentennali gli eventuali disavanzi, invece che nel bilancio dell’anno immediatamente successivo. Per effetto di questa scelta, avendo osservato assoluta prudenza, lo schema di rendiconto presenta un disavanzo di circa 30 milioni di euro che sarà ripianato dall’ente in parte attraverso l’utilizzo di proprie risorse accantonate nei fondi vincolati (circa 12 milioni di euro) e per la restante parte (18 milioni di euro), con un piano di ammortizzazione di trent’anni, così come previsto in via straordinaria dalla legge di stabilità 2015.

Il Comune di Bari nello specifico ha operato negli scorsi mesi con la massima trasparenza nella valutazione dei residui attivi e al termine di questo lungo e complesso lavoro è stato possibile accertare che il fondo cassa al 31-12-2014 si attesta a 181 milioni di euro, con un aumento di 4 milioni rispetto al 31- 12-2013”. Non di poco conto, nel quadro complessivo, è il dato che riguarda i progressivi tagli di risorse economiche che il Governo ha effettuato sui trasferimenti agli enti locali. Si è passati infatti dai 13,279 milioni del 2011 ai 57,637 milioni di euro del 2014 e nonostante ciò i risultati del 2014 testimoniano, ancora una volta, la virtuosità del bilancio comunale. A questo risultato hanno contribuito una serie di provvedimenti e sforzi posti in essere da tutta la macchina amministrativa, tra cui le attività di lotta all’evasione fiscale condotte in questi anni che ci hanno permesso di far fronte all’ulteriore taglio dei trasferimenti statali. Proprio grazie alla solidità del bilancio comunale è stato possibile far fronte agli impegni eccezionali assunti in sede di Bilancio di Previsione, tra cui: · Corrispettivo AMTAB - integrazione €1.100.000,00 · Canile sanitario - rata leasing €205.000,00 · Interventi di ripristino alloggi per emergenza abitativa €50.000,00 · Indennità occupazione ex mercato ittico € 101.030,43 · Elezioni amministrative e municipali €2.845.725,52 · Fiera del Levante - contributo straordinario €1.500.000,00 · Arredo urbano Municipi €855.000,00 · Reddito di Cittadinanza - Solidarietà sociale € 400.000,00 · Fondazione Petruzzelli - trasferimenti € 2.000.000,00 · Ufficio diritti animali – canili comunali €231.000,00

 Nonostante i tagli e le uscite straordinarie, il Comune di Bari è riuscito sostanzialmente a mantenere inalterati i servizi erogati alla collettività grazie all’andamento delle entrate correnti nel triennio 2012-2014. Il gettito di tali entrate evidenzia un andamento stabile per gli anni 2012 e 2013, con un incremento nel 2014 ascrivibile all’incremento delle entrate tributarie per effetto sia della proficua attività di lotta all’evasione, sia del maggior gettito, rispetto a quello atteso, ottenuto con la Tasi, un’imposta prevista espressamente dallo Stato centrale a compensazione della soppressione di altre entrate comunali. Il maggior gettito di questa imposta dovuto anche all’assenza di dati e parametri pregressi ha permesso inoltre al comune di far fronte alle minori entrate derivanti dall’Irpef causate dalla perdita di posti di lavoro.

A questo dato va aggiunto sicuramente tutto il lavoro effettuato sul contenimento della spesa corrente (ovvero quella parte di spesa rivolta al funzionamento dei diversi servizi dell’ente), che si è concentrato principalmente sulla riqualificazione degli stessi servizi erogati e sul risparmio previsto per legge e utile a fronteggiare i significativi tagli operati dallo Stato. Il 2014 è stato caratterizzato da un’ulteriore contrazione delle spese correnti, rispetto ai precedenti esercizi, per effetto delle limitazioni disposte dai previgenti provvedimenti di finanza pubblica e di quelle introdotte, in aggiunta, nel corso del 2014: in particolare il DL66/2014, che ha introdotto ulteriori misure tese a limitare il trattamento economico del personale pubblico e delle società partecipate e a ridurre la spesa per acquisizione di beni e servizi in proporzione alle spesa media sostenuta nell’ultimo triennio, e il D.L.90/2014 che ha introdotto un’importante revisione della disciplina relativa agli onorari professionali per le Avvocature degli enti pubblici, ai diritti di rogito per i segretari comunali, e agli incentivi per la progettazione interna. Senza dimenticare gli effetti delle nuove modalità di contabilizzazione di spesa previste dall’armonizzazione contabile.

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