Politica altamurana. Verso il 31 Maggio senza il centro-destra e un pieno di candidati a sindaco

I candidati a sindaco durante uno dei recenti confronti pubblici. Nella foto da sx: Pietro Masi (M5S), Francesco Fiore (L'Ora), Antonello Stigliano (centro-sinistra), Luigi Lorusso (Rinnovamento Altamura), Giacinto Forte (coalizione civica Forte), Nico Dambrosio (Fi)
di Roberto BERLOCO - Altamura. Quella di questa tornata elettorale potrebbe passare alla memoria della politica del luogo come la più singolare di questo primo torno di nuovo millennio.
Per esempio c’è il dramma di un centro-destra che, addirittura, financo ad intesa raggiunta e sottoscritta in Aprile, finisce per offrire uno spettacolo pietoso, con una diaspora già iniziata verso l’asse civico di Giacinto Forte e quello di centro-sinistra di Antonello Stigliano.

Come poi non tener conto del percorso anomalo di “Forza Italia”, ora in corsa solitaria con aspirante sindaco Nico Dambrosio? Dal partito azzurro ha infatti finito per distaccarsi quella che, ad oggi, era forse la sua promessa più giovane e qualificata, vale a dire l’avvocato Pasquale Giorgio, tra i papabili allo scanno sindacale per la sua area, ma capace anche di rinunciare alla corsa di semplice candidato al seggio consiliare per il disgusto di un’esperienza che ha visto i partiti della squadra governativa danzare sui carboni ardenti dell’incertezza per mesi e fino a poche ore prima il giorno della presentazione delle liste.

A confermarlo uno sfogo amaro, per certi versi raccapricciante, da parte dello stesso legale altamurano, a proposito di quel suolo della politica che egli chiama “campo di gioco”. “Brulicante” - spiega - “di personaggi di varia fama, arso dagli interessi, inaridito di valori, avvolto dalla nube dei peggiori sentimenti. Ho assistito, sgomento, ai tornelli impazziti che regolavano il flusso dei candidati da questo a quello schieramento e viceversa, repentinamente, ripetutamente. Certo, si può cambiare idea, ma non ogni quarto d’ora. Riferimenti storici di un’area che diventano succursali di quella avversa”.

Un doloroso colpo di frusta, quindi, nei confronti di determinate entità partitiche che, fin dall’inizio delle consultazioni, pur rimanendo formalmente nell’alleanza che fu del sindaco Stacca, si dilettavano in approcci, talvolta neppure di successo, con i due schieramenti già formati, quelli cioè di Giacinto Forte e di Antonello Stigliano.

Ma a rimarcare che i comportamenti interni al fronte del Governo comunale uscente non solo non abbiano brillato per coerenza, stanno anche le dure parole dell’assessore alla Cultura Giovanni Saponaro, vale a dire colui che, per una manciata di giorni di Aprile, si era ritrovato organico ad una riesumata formazione di centro-destra, che lo vedeva candidato alla poltrona di primo cittadino.
“La lista di Forza Italia” - dice - “ad esclusione di alcuni che avevano aderito e volevano sostenere lealmente la mia candidatura, era una lista volutamente svuotata, con pochi candidati e con alcuni che, di fatto, non avevano dato la loro adesione, ostacolando l’unione attorno alla mia figura.

Il coordinatore regionale - del partito di Forza Italia (n.d.r.) - onorevole Vitali, in visita ad Altamura, aveva confermato la volontà di aderire alla coalizione con la sottoscrizione del “patto”. Sottoscrizione mai avvenuta per mano del delegato cittadino, bensì per mano del sindaco Mario Stacca su delega dell’onorevole.

Ma, dietro le quinte, le trame di un complotto. Chiamarli uomini sarebbe una offesa a chi, ogni giorno, si sveglia al mattino per andare a lavorare. Chiamarli uomini è una offesa a miei principi, gli stessi che mi portano a mantenere la parola data”.

Vero è pure che le comprensibili amarezze di chi avrebbe maturato legittimamente ambizioni importanti nel seno dell’assise cittadina non sembrano aver intaccato la nitidezza del quadro con quelli che, fin dall’inizio, erano parsi e paiono tuttora i protagonisti più probabili dell’àgone elettorale: l’insegnante Forte da un lato e l’avvocato Stigliano dall’altro. Ciascuno a capo di coalizioni nutrite di liste e variegate sul piano dei colori politici.

Insieme a queste, all’interno dello scacchiere, il raggruppamento composto da “Rinnovamento Altamura” e “La Puglia con Emiliano”, con il commercialista Luigi Lorusso in corsa per la massima carica municipale. Infine le listelle in solitudine, come la “Cinque Stelle”, che sostiene Pietro Masi a sindaco, oppure “l’Ora”, espressione dell’associazione culturale “Spiragli”, con Francesco Fiore per il ruolo di primo inquilino di Palazzo di Città.

In attesa di quello che sarà il voto di questa Domenica, si susseguono comizi in piazza e pubblici confronti, durante i quali, finora, non è mancata la nutrita partecipazione da parte della comunità, alla quale sola spetterà la decisione di configurare l’assise consiliare per i prossimi cinque anni.

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