Regionali: 4 gli impresentabili pugliesi. Emiliano chiede ritiro candidatura Ladisa

ROMA - Seduta fiume della commissione Antimafia che sta vagliando le liste dei partiti per individuare eventuali candidati 'impresentabili'. La lista uffciale ci sarà venerdì ma secondo indiscrezioni i nomi potrebbero essere una dozzina e dovrebbero essere tutti pugliesi e campani. E monta la polemica sulla fuga di notizie.

La commissione Antimafia darà venerdì l'elenco dei nomi dei cosiddetti 'impresentabili' alle Regionali."Si parla di una dozzina di nomi ma i dati sono parziali" ha detto l'M5S Francesco D'Uva.

I quattro impresentabili pugliesi sono Giovanni Copertino (Forza Italia, Bari); Fabio Ladisa (Popolari per Emiliano,Bari); Massimiliano Oggiano (Oltre con Fitto, Schittulli presidente, Brindisi) e Enzo Palmisano (Movimento politico per Schittulli, area popolare Brindisi). Gli altri impresentabili sarebbero campani.

Emiliano chiede ritiro Ladisa - "Preso atto della comunicazione ufficiale della Commissione nazionale Antimafia il candidato presidente del centrosinistra pugliese Michele Emiliano ha chiesto al coordinatore della lista UDC, Realtà Italia, Centro Democratico di ritirare il candidato Fabio Ladisa dalla competizione elettorale". Lo rende noto in un comunicato il candidato alle Regionali del centrosinistra Michele Emiliano.

Ma proprio l'ex consigliere comunale non ci sta, ed affida ai social la sua difesa. “Quanto accaduto nelle ultime ore – commenta Ladisa – è pura e semplice macchina del fango: sono oggetto di una vera e propria distorsione mediatica. Smentisco categoricamente quanto asserito da alcune testate giornalistiche, a proposito delle motivazioni sul mio inserimento nella lista di candidati impresentabili da parte della Commissione Antimafia. Distorsioni della realtà come questa non fanno che danneggiare il lavoro di tante persone oneste, come il sottoscritto: non ho mai ricevuto un avviso di garanzia, non ho mai ricevuto un avviso di conclusione d’indagine e pertanto non sono né indagato, né imputato. I fatti sono risalenti al 2011, l’unica vicenda giudiziaria che mi vede coinvolto riguarda una vertenza tra due aziende per rilevare o meno del personale che è sfociata in denuncia reciproca”.

“Nel merito – spiega ancora Ladisa – riguarda una vicenda tra due aziende private per un credito vantato da una società non da me rappresentata e altra società debitrice non da me rappresentata; il reato di estorsione è contestato nella forma del tentativo; la minaccia, partita presuntivamente dalla mia utenza telefonica, sarebbe quella di non assumere i lavoratori se la società debitrice non avesse saldato il suo debito; i lavoratori sono stati comunque assunti; il processo inizierà la sua fase istruttoria nel mese di dicembre”.

Difende i propri candidati anche Francesco Schittulli. “Per amore della verità intendo precisare che: Massimiliano Oggiano, candidato a Brindisi, è stato assolto in primo grado dai reati ai quali fa riferimento la Commissione Antimafia; Enzo Palmisano, sempre candidato a Brindisi, è stato assolto, per i reati che attengono alla Commissione Antimafia, perchè il fatto non sussiste, per un altro reato (falso ideologico) non attinente alla suddetta Commissione, benchè prescritto, ha comunque fatto ricorso in Cassazione”.

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