Detenuto in fuga a Lecce, proseguono ricerche

LECCE - Continua senza sosta nel Salento la caccia a Fabio Perrone, il 42enne ergastolano evaso venerdì scorso dal Fazzi dove era stato portato per un controllo medico, ferendo tre persone. La cella in cui era rinchiuso da solo nel carcere di Lecce é stata perquisita dagli agenti di polizia penitenziaria, ma non sarebbe emerso nulla. Nel campo rom dei parenti del montenegrino ucciso nel 2014 da Perrone, per questo condannato all'ergastolo, c'è apprensione e si organizzano ronde.

Nelle ultime ore polizia, carabinieri e agenti di custodia hanno attivato una imponente caccia all'uomo, in tutta la provincia di Lecce, per rintracciarlo. Il malvivente, riuscito a sfilare una pistola ad un agente, ha sparato 5 proiettili, ferendo lievemente due guardie, riuscendo poi a raggiungere il piazzale dell'ospedale dove ha rapinato l'auto ad una donna, riuscendo a far perdere le tracce.

L'uomo, ritenuto esponente di spicco della criminalita' del nord Salento, era stato tratto in arresto dai carabinieri poco dopo l'omicidio di Fatmir Makovic, originario del Montenegro, ma domiciliato in un campo rom di Lecce. Al momento dell'arresto ed era ancora in possesso della pistola di fabbricazione serba con la quale aveva esploso numerosi proiettili calibro 9, svuotando l'intero caricatore, nella sanguinosa sparatoria avvenuta in un bar di Trepuzzi.

La condanna al carcere a vita nei suoi confronti, per omicidio volontario aggravato da futili motivi, era stata emessa il 23 giugno scorso.

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