Concorso abilitazione avvocati, tre arrestati a Bari

BARI - Sono tre le ritenute responsabili di far parte di un'organizzazione che ha consentito ad alcuni candidati alle prove scritte di esame per l'abilitazione all'esercizio della professione di avvocato, sessione 2014/2015, di procurarsi e presentare elaborati altrui, sono state arrestate stamane a Bari dai carabinieri.

Disposto dal gip del Tribunale di Bari, il provvedimento, su richiesta della Procura, concerne una funzionaria dell'Universita' degli Studi "Aldo Moro" (in pensione per raggiunti limiti di eta'), la responsabile dell'Unita' di controllo dell'Adisu Puglia e un avvocato del foro di Bari.

L'INDAGINE - L'indagine ha portato alla luce come, mediante un'articolata rete di rapporti interpersonali e di comunicazioni telefoniche e telematiche, un "gruppo di lavoro" riunito in un appartamento adibito a "centrale operativa" agiva, con la collaborazione del professionista e di altri esperti in materie giuridiche, redigendo gli elaborati di esame che venivano successivamente introdotti nei padiglioni della Fiera del Levante dove si svolgevano le prove scritte e consegnati ad alcuni degli esaminandi.

Nel dicembre 2014, proprio in concomitanza con lo svolgimento della prova scritta, i carabinieri, rilevando condotte anomale da parte dei componenti della commissione e delle funzionarie dell'Universita', intervennero sequestrando gli smartphone in uso a queste ultime che recavano le foto delle tracce d'esame in precedenza ricevute, nonche' numerosi elaborati introdotti abusivamente all'interno del luogo di esame da parte dell'organizzazione.

GLI INDAGATI - Gli indagati sono in tutto diciotto, tra avvocati, membri della commissione, funzionari universitari ed aspiranti avvocati, accusati a vario titolo di falsa attribuzione di un lavoro altrui, falso ideologico, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, corruzione e truffa aggravata ai danni dello Stato.