Parco dei Nebrodi, agguato mafioso a presidente

Momenti di paura nel Parco dei Nebrodi, in provincia di Messina, dove un agguato in stile mafioso è stato perpetrato ai danni del presidente: due persone hanno sparato la scorsa notte, intorno all'una, contro l'auto sulla quale viaggiava di rientro da una manifestazione a Cesarò. E' accaduto lungo la statale che collega San Fratello a Cesarò. A mettere in fuga i due criminali, rispondendo al fuoco, sono stati il poliziotto della scorta e l'equipaggio di una seconda macchina della polizia con a bordo il dirigente del commissariato di Sant'Agata di Militello Daniele Manganaro.

Pur non essendo feriti, il presidente Antoci e l'agente sono stati condotti per precauzione all'ospedale di Sant'Agata Militello. Da alcuni anni alla guida del Parco dei Nebrodi, Antoci ha segnalato il vorticoso giro di denaro in mano alle associazioni mafiose e qualcuno gli aveva spedito dei proiettili come avvertimento.

Antoci aveva ricevuto una lettera con esplicite minacce di morte: "Finirai Scannato tu e Crocetta".

Appresa la notizia, il presidente della Regione Rosario Crocetta si è recato a casa di Antoci per manifestargli la sua solidarietà e puntare il dito contro la mafia dei pascoli.

"Il mio grazie alla Polizia di Stato per avermi salvato la vita. Sono preoccupato ma sereno", ha detto Antoci. Intanto, sono numerosi gli attestati di solidarietà giunti dal mondo politico e dall'associazionismo. "Voglio continuare ad andare avanti non mi fermeranno. E' stata un'esperienza bruttissima e un momento molto delicato per tutti, sia per me che per i ragazzi della scorta che ringrazio così come tutta la polizia e il questore che si sono messi subito a disposizione. Se non fosse stato per loro sarei morto" ha aggiunto.

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