Bari, siglato il Codice etico “Un ospedale a misura di bambino”

BARI - È stato siglato questa mattina, nella sala consiliare della Direzione Generale del Policlinico di Bari, “Un ospedale a misura di bambino”, il codice etico finalizzato a garantire la pratica dei diritti dei bambini e delle bambine trasformando l’attenzione per l’infanzia in azioni concrete e rispettose dei bisogni dei piccoli degenti.

Il documento è il risultato del lavoro realizzato della rete IN.CON.TRA.RE. (Integrazione- Connessione- Trasparenza-Relazione), coordinata dalla dottoressa Maria Grazia Foschino, responsabile del Servizio di Psicologia, e dalla dottoressa Maria Giustina D’Amelio, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera che, dal 2014, riunisce le scuole ospedaliere di Bari XXVI C.D. “Monte San Michele” e XI C.D. San Filippo Neri e le associazioni culturali e di volontariato operanti all’interno dell’Ospedale Pediatrico “Giovanni XXIII” e dell’Oncoematologia Pediatrica del Policlinico: A.B.I.O. - Associazione Bambino in Ospedale, A.GE.B.E.O. - Amici di Vincenzo Onlus, A.P.L.E.T.I. ONLUS - Associazione Pugliese per la Lotta alle Emopatie e Tumori nell’Infanzia, CULLA DI SPAGO - Associazione Onlus, LSM Libri su Misura, Teniamoci per Mano Onlus, “Servizio Attività ludiche, artistiche ed espressive negli ospedali pediatrici OspedAlè” del Comune di Bari, “VIP” Viviamo in positivo Bari Onlus, Associazione Volontari di Bethesda.

La rete IN.CON.TRA.RE rappresenta infatti lo spazio per l’integrazione tra le professionalità, le istituzioni e le risorse territoriali per realizzare concretamente risposte assistenziali coerenti con i bisogni di salute dei bambini e delle loro famiglie.
Il codice etico siglato oggi definisce, con chiarezza e trasparenza, l’insieme dei valori ai quali ispirarsi per raggiungere gli obiettivi fissati.

“Stiamo tentando di trasformare, nei limiti del possibile, la sofferenza di tanti bambini in opportunità di incontro e conoscenza - ha commentato l’assessora al Welfare Francesca Bottalico - . Oggi, nell’ambito delle attività ludiche, artistiche ed espressive negli ospedali pediatrici, abbiamo quindi sottoscritto un accordo che permetterà di rendere sinergiche le risorse e di valorizzare quanti da anni lavorano in questo settore, affinché si possa creare un ospedale a misura di bambini. Riteniamo fondamentale assicurare, nonostante gli ingenti tagli ai trasferimenti, la continuità delle nostre azioni in questa direzione, che già in passato hanno ricevuto il riconoscimento come buona prassi nazionale, rinnovando anche per il prossimo anno il progetto comunale OspedAlé, che arriva a coinvolgere annualmente circa tremila bambini, con le risorse impiegate fino a questo momento. Anzi, speriamo che tale attività possa essere potenziata creando connessioni con il resto della città e delle attività realizzate dal welfare”.

A sottoscrivere il codice etico, oltre a Francesca Bottalico, i rappresentati della rete IN.CON.TRA.RE., il direttore generale A.O.U. Policlinico di Bari Vitangelo Dattoli e la garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Rosy Paparella, a testimonianza di come la presa in carico della tutela dei diritti dei bambini e delle bambine che vivono la malattia sia un impegno comune da assumere responsabilmente.
 
Di seguito alcune informazioni di dettaglio sul servizio “Attività Ludico Artistiche ed Espressive negli Ospedali Pediatrici - Progetto OspedAlè”, componente della rete IN.CON.TRA.RE., finanziato dall’assessorato comunale al Welfare.
 
OspedAlè realizza attività di gioco e laboratorio all’interno dei reparti pediatrici degli ospedali di Bari. In particolare effettua sei interventi alla settimana presso i reparti, gli ambulatori e la ludoteca dell’ospedale Giovanni XXIII, quattro interventi alla settimana all’interno dei reparti e degli ambulatori di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Bari e due interventi alla settimana nel reparto pediatrico dell’ospedale San Paolo.

Obiettivo del progetto è quello di garantire a bambini e ragazzi ricoverati o in attesa di prestazioni ambulatoriali il diritto al gioco e la possibilità di sperimentare forme di coinvolgimento attivo incentrate sulla manipolazione, l’attività ludico-espressiva, la lettura animata e l’animazione teatrale, coinvolgendo nelle attività oltre ai bambini e ai ragazzi anche gli adulti accompagnatori (genitori e non). L’attività è realizzata con l’impiego di quattro educatori professionisti articolati in equipe di due persone.
Ogni anno il servizio conta più di 3.000 presenze di bambini e ragazzi da 0 a 18 anni e un coinvolgimento complessivo, considerando anche gli adulti, di circa 8.000 persone.

Dal 2013 il servizio è entrato a far parte della rete IN.CON.TRA.RE., che raccoglie tutte le realtà che si occupano, all’interno delle strutture ospedaliere di attività didattiche, di gioco e animazione, che supportano bambini e famiglie durante il percorso di cura.

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