Sanità, "Chiusura estiva dei reparti atto irresponsabile, Taranto già penalizzata da Piano Regione rischia esplosione tensioni sociali”

BARI - “La delibera di chiusura estiva dei reparti ospedalieri disposta dal manager Asl, Stefano Rossi, indebolisce un territorio già prostrato da pesanti deficit strutturali nel settore - primo fra tutti la carenza del personale sanitario - e soprattutto già penalizzato da un piano di riordino ospedaliero che grida vendetta”.
Lo dichiara Francesca Franzoso, consigliere regionale di Forza Italia a seguito delle delibere Asl di chiusura temporanea dei Pronto soccorso del Moscati e del San Marco e della Ginecologia di Grottaglie.

“Le scelte del management dell’Asl ionica sono squilibrate – aggiunge Franzoso - ed acuiscono le tensioni sociali, già  altissime, che si sono prodotte all'indomani dell'approvazione del piano di riordino della rete ospedaliera in Puglia. Un piano, lo ribadisco, che per la provincia di Taranto, fa acqua da tutte  le parti, data l'attuale situazione di posti letto al di sotto degli standard nazionali indicati dal decreto ministeriale, aggravata dalla chiusura di ospedali e dall’assenza di reparti strategici come pneumologia e chirurgia toracica. Un piano sbagliato: lo abbiamo detto settimane fa e lo riconfermiamo adesso. Se poi a ciò si sommano delibere Asl che, per ferie e carenze di personale, sospendono l’erogazione di sevizi di emergenza - come prova generale di chiusura definitiva di reparti - allora  non si  fa che  buttare  benzina sul fuoco e si esaspera una  popolazione, quella tarantina, che ha già i nervi a fior di pelle”.

“Prima di mettere mano a riorganizzazioni e tagli di reparti, disposti dal direttore generale dell’Asl, ma su mandato della Regione, va interamente rimodulata l’offerta sanitaria, con la previsione di presidi ospedalieri specializzati. Così come per la riconversione del San Marco di Grottaglie in presidio  territoriale  di assistenza (pta), prevista dal piano di riordino, bisognerà attendere la realizzazione del nuovo ospedale S. Cataldo, per garantire standard adeguati ai bisogni sanitari della popolazione di Taranto”.

“Di qualsiasi altra scelta in senso contrario il governo Emiliano, con i suoi tecnici negli uffici di Bari e dirigenti presenti sul territorio – conclude Franzoso - dovranno assumersi la responsabilità politiche, e governarne le inevitabili ricadute sociali in una città che è già una polveriera”.

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