Terremoto, la lunga notte degli sfollati. Renzi, "containers entro Natale"

La popolazione colpita dal nuovo terremoto tra Umbria, Marche e Lazio ha vissuto la prima notte dopo il sisma in auto o nelle strutture di accoglienza. Sono state numerose le scosse avvertite chiaramente anche nella zona di Norcia, la più forte di tutte, di magnitudo 4.2, registrata alle 4:27 dai sismografi dell'Ingv.

Prosegue nel frattempo il lavoro della Protezione civile e degli altri soccorritori impegnati sul campo. Al momento risultano quasi ottomila le persone assistite. In particolare, sono oltre 900 in Umbria: quasi 400 presso strutture alberghiere nell'area del Trasimeno e oltre 500 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale.

"Ridateci le tende" è la richiesta che arriva dalla maggior parte degli abitanti di Norcia che hanno scelto di rimanere in città pur avendo le case inagibili o non potendo rientrare per la paura o perché all'interno della zona rossa. La Regione assicura comunque che già nelle prossime ore saranno montate tensostrutture collettive dove la comunità potrà passare la notte così che nessuno sia costretto a rimanere in auto. Per affrontare il problema degli sfollati con anche questo strumento che si aggiunge al trasferimento negli alberghi del Trasimeno e al contributo per l'autonoma sistemazione.

Intanto dal Consiglio dei ministri arrivano più poteri per il capo della protezione civile e più forze dell'ordine oltre che un decreto entro 72 ore. il premier Matteo Renzi assicura: "container entro Natale e poi le casette di legno in sei-sette mesi.

Nelle Marche, gli assistiti sono circa 6.500, di cui oltre 2.000 negli alberghi sulla costa adriatica, 4.000 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale e le altre in strutture ricettive agibili sul territorio.

Nel Lazio, 130 persone sono ospitate in una struttura allestita a Leonessa.

A questi la Protezione civile stima che si aggiungeranno, nelle prossime ore, circa 3.000 persone che trascorreranno la notte in strutture di prima accoglienza in corso di allestimento tra Umbria e Marche.

Allarme del governatore della Regione Marche per gli sfollati. "Da 10mila rischiamo di arrivare a 100mila persone che avranno bisogno di essere assistite", ha dichiarato il presidente della Regione, nella Sala operativa provinciale della Protezione civile, per monitorare la situazione dopo l'ultima scossa di terremoto. "L'area interessata - ha spiegato Ceriscioli - toccando, oltre al Maceratese, anche Ancona". Andando avanti di questo passo, con la crisi sismica che non si arresta, "si rischia di arrivare a 100mila sfollati".

In Puglia la scossa è stata avvertita ai piani alti dei palazzi e numerose sono state le chiamate ai vigili del fuoco a Bari e anche a Brindisi, ma non ci sono stati danni.

Intanto, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, e il vice presidente, Antonio Nunziante comunicano che la Protezione Civile regionale su ordine del Di. Coma. C. di Rieti ha inviato al SOI di Macerata due propri funzionari esperti in emergenze, e ha disposto la partenza immediata della Colonna Mobile unitamente a un tecnico della protezione civile e a 6 volontari dei Coordinamenti di Foggia e della BT per le attività di montaggio e di attivazione delle tende sociali e dei generatori. Altri tecnici regionali partiranno a breve.

Norcia, crollata Basilicata di San Benedetto
Ingv: "Stesso sistema faglie del sisma del 24 agosto" - Il terremoto di magnitudo 6.5 registrato nella zona a Sud-Est di Norcia rientra nella stessa sequenza sismica che si è attivata nel Reatino il 24 agosto. "La nuova scossa è avvenuta sullo stesso sistema di faglie e fa parte della sequenza cominciata in agosto e che adesso sta procedendo", ha detto il sismologo Alberto Michelini, dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

Paura anche a Roma, decine di chiamate a Vigili del fuoco - Attimi di paura a Roma per la nuova scossa di terremoto avvertita stamattina nella Capitale, più forte rispetto ai giorni scorsi. Secondo quanto si è appreso, sono decine già le telefonate arrivate ai vigili del fuoco. La gente spaventata è scesa in strada in diverse zone della città.

E' il terremoto più violento degli ultimi decenni in Italia - Il terremoto di magnitudo 6,5 avvenuto oggi nella zona a Sud-Est di Norcia è stato il più violento avvenuto in Italia a partire dal 1980, ossia dal tettemoto dell'Irpinia. Quello del Friuli del 1976 fu di magnitudo 6.4 della scala Richter. La scossa principale dell'Aquila del 2009 fu del 5.8, quello di Umbria e Marche del 1997 del 6.1. Anche quello del Belice, del 1968, fu del 6.1. Solo in Irpinia, nel 1980, la magnitudo fu del 6.5 della scala Richter, pari a quella odierna, e causò 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti.

Sfollati salgono a 25mila - Il numero degli sfollati è salito nelle Marche a 25 mila: è il dato aggiornato rilevato dai tecnici della Protezione civile dopo l'ultima scossa di terremoto. "Il numero - commenta il presidente della Regione Luca Ceriscioli - è più che raddoppiato rispetto all'inizio del sisma. Ed è variabile, nel senso che dobbiamo considerare chi è ancora in casa e dovrà uscire e chi viceversa chi potrà rientrare. Ma è un numero enorme di persone".

1 Commenti

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