Foggia, sequestro beni a figlio presunto capoclan

FOGGIA - Un ingente sequestro di beni è stato eseguito dai carabinieri del Ros a due persone coinvolte nell' indagine 'Corona', dalla quale sarebbe emerso che la mafia foggiana stava stringendo accordi con altre organizzazioni, con la mafia del Gargano ma anche con i 'casalesi' e con Cosa Nostra.

I militari hanno sequestrato a un figlio del presunto capoclan un appartamento, un box, due automobili e buoni postali. L'uomo e' stato condannato, in primo grado, con il rito abbreviato, a 4 anni e otto mesi di reclusione.

Ad una seconda persona, coinvolta nell'operazione e in attesa di giudizio perche' ha scelto il rito ordinario, gli investigatori hanno sequestrato una quota del 90% del capitale sociale di una attività commerciale, un negozio, alcuni depositi di risparmio e polizze assicurative. A fine mese si celebrerà l'udienza per decidere se confermare il sequestro o se annullarlo come chiede la difesa dei due imputati.

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