Taranto, indagati 44 furbetti del cartellino dell'Amat

di PIERO CHIMENTI - L'indagine, iniziata nel 2004 per una denuncia di irregolarità all'interno dell'azienda da parte dei dipendenti, ha messo in evidenza il triste 'rito' dell'assenteismo nell'azienda dei trasporti pubblici jonica. Il tutto avveniva con la complicità degli altri colleghi.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Taranto, hanno permesso con l'ausilio di telecamere poste vicino alla macchinetta marcatempo di individuare i dipendenti che si sarebbero allontanati dal posto di lavoro in maniera arbitraria per l'intero turno di lavoro.

In alcuni casi, avveniva che il dipendente potesse passare il badge per il collega, che così poteva arrivare in ritardo o non presentarsi sul posto di lavoro. Un'ultima 'tecnica' utilizzata è quella del 'favore'. Il dipendente che arrivava in orario in azienda ed aveva timbrato per i colleghi 'ritardatari' aveva il 'diritto' di lasciare anticipatamente il posto di lavoro, coperto dai suoi colleghi.

I 44 indagati devono rispondere a vario titolo di truffa e false attestazioni in concorso, con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso di relazioni di prestazioni di opera.

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