Ilva, vicina intesa per 3300 in cigs. Emiliano: "Regione pronta a supportare ammortizzatori sociali"

ROMA - Manca poco alla firma al Ministero per lo Sviluppo Economico dell'accordo sulla Cigs dei lavoratori dell'Ilva in Amministrazione Straordinaria. Il numero degli esuberi temporanei è sceso a 3.300 unità di cui 3.240 per Taranto e 60 per Marghera. E' quanto trapela da fonti vicine all'azienda confermate da fonti sindacali. I numeri, in deciso calo rispetto ai precedenti 4.984 chiesti dall'azienda, riguardano i picchi di massima.

In media la Cigs riguarderà 2.500 persone (2.465 a Taranto e 35 a Marghera). L'accordo sarà valido fino al termine dell'Amministrazione Straordinaria. Nello stabilimento di Taranto, 800 unità saranno a zero ore. A questi l'azienda garantirà una rotazione pari al 20% del tempo lavorabile nel quale i lavoratori effettueranno attività di formazione e riqualificazione professionale. Azienda e sindacati hanno concordato incontri bimestrali al fine di verificare la corretta applicazione dell'accordo.

Il presidente Michele Emiliano dichiara in merito al caso: "La Regione Puglia è pronta a sostenere un piano di formazione e riqualificazione dei dipendenti Ilva in caso di accordo per la cassa integrazione. A tal fine, a supporto dell'ammortizzatore sociale, è pronta ad istituire un tavolo tecnico regionale con l'azienda e i sindacati per accertare la candidabilità dell'IIva ai bandi già attivi in regione. Qualora così non fosse siamo pronti ad attivare un bando ad hoc costruendo insieme il percorso con le parti e rendendo così esigibile un pacchetto integrato a sostegno dei lavoratori. Resta comunque inteso che il contributo anche economico della Regione Puglia rimane a disposizione degli operai dell'Ilva per le loro necessità", conclude Emiliano.

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