CHAMPIONS. Il sogno del Napoli dura 45 minuti ma non basta. Bayern devastante sull'Arsenal

di ANTONIO GAZZILLO - Non c’è stata nessuna rimonta nei due match di ritorno degli ottavi di Champions League giocati ieri. Arsenal e Napoli, rispettivamente contro Bayern Monaco e Real Madrid,  hanno copiato e incollato le partite di andata sia per quanto riguarda il film del match sia nel risultato.

Ci ha sicuramente provato il Napoli che cercava una vittoria con due goal di scarto per recuperare il 3 a 1 subito al Bernabeu.

Nonostante al triplice fischio della gara di ieri il risultato fosse la fotocopia dell’andata, la squadra di Sarri può rimpiangere molto soprattutto per il primo tempo giocato a grandissimi livelli ma sfruttato poco per incrementare il punteggio.

Gli azzurri sono partiti fortissimo, spinti dal sogno di centrare una qualificazione insperata e dalla voglia di dimostrare il loro valore contro una super squadra.

Ad illudere gli scatenati tifosi del San Paolo ci ha pensato ancora Mertens, protagonista indiscusso di questa stagione e attaccante piccolo nella statura ma grande per qualità e tecnica: il belga ha prima portato i suoi in vantaggio battendo Navas dopo una splendida azione in velocità con Insigne e Hamsik, per poi colpire un palo su una girata perfetta maledicendo la sorte. Il sogno napoletano però si è spento così, durato 45 minuti e infranto come un vaso fragile sul palo.

Nel secondo tempo è sceso in campo un altro Real che ha subito ripreso il controllo del match con una doppietta di Sergio Ramos di testa, entrambi da calcio d’angolo di Kross.

Il goal del definitivo sigillo al match l’ha firmato l’ex juventino Alvaro Morata approfittando della dormita della difesa del Napoli su una respinta di Reina. La qualificazione era un sogno alla vigilia e tale è rimasto per gli azzurri che devono migliorare sotto l’aspetto della finalizzazione della gran mole di gioco prodotta.

Nell’altro match di serata l’Arsenal è stata travolta anche in casa per 5 a 1 dal Bayern che complessivamente ha rifilato alla squadra inglese dieci goal. La squadra di Ancelotti è stata devastante e ha surclassato gli avversari sotto ogni aspetto, complice anche l’espulsione di Koscienly.

Il primo tempo del match è stato caratterizzato dall’equilibrio tra le due squadre e l’Arsenal è riuscita anche a portarsi in vantaggio con un’azione caparbia di Walcott, incontrastato dai difensori bavaresi.

Nella ripresa però gli uomini di Wenger hanno messo fine alle loro speranze con un fallo di Koscienly su Lewandoski, che ha provocato la sua espulsione e il conseguente rigore concesso ai tedeschi. Dal dischetto ha realizzato lo stesso giocatore polacco.

Non c’è stata più partita e i bavaresi hanno dilagato: sono passati in vantaggio con Robben, solo davanti ad Ospina, e hanno siglato il terzo goal con un bellissimo tiro a giro di Douglas Costa.

Nei minuti finali altre due reti hanno definitivamente schiacciato l’Arsenal in una vera e propria lezione di calcio. L’autore è stato Vidal che ha realizzato una doppietta prima con un tocco sotto e poi a porta vuota. L’Arsenal non conquista la qualificazione dal 2010. Forse bisognerebbe cambiare qualcosa.

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