Nel paese dei Neet: gli Uffici diocesani, della pastorale sociale e del lavoro ne parlano insieme alla Caritas

di LUIGI LAGUARAGNELLA - Il 9 marzo alle ore 19 presso l’Aula Magna del Collegio Universitario Poggiolevante in via Mazzitelli 41 a Bari, gli uffici diocesani invitano ad un incontro su una problematica giovanile che, secondo dati recenti interessa il 30% della popolazione.
E’ il fenomeno dei “Neet”, sigla inglese che indica “not in education, employment or training”, cioè tutta la fascia giovanile dai 15 ai 25 (sono lecite le sfumature anagrafiche) che non studia, non si forma, non cerca lavoro. Tra rassegnazione per i rari sbocchi professionali, la poca speranza nel contesto generale di crisi, forse anche un po’ di pigrizia, i Neet rischiano di essere un’altra fascia di esclusi della società.

La Caritas italiana ha presentato un rapporto di ricerca sui “Giovani Neet in condizione di povertà ed esclusione sociale” e l’incontro di giovedì sarà occasione per parlarne con Walter Nanni, responsabile dell’Ufficio Studi Caritas Italiana e Serena Quarta, ricercatrice di UniSalento.

Ascoltare i dettagli di questo rapporto di ricerca darà spazio ad altri interventi di responsabili diocesani che si interfacciano e sono impegnati quotidianamente a favore dei giovani: don Michele Birardi dell’Ufficio diocesano per la Pastorale Giovanile, don Carlo Lavermicocca dell’Istituto superiore di Scienze religiose, don Vito Piccinonna direttore della Caritas diocesana e Tommaso Cozzi.

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