Terremoto, è caccia agli sciacalli. Errani, "li colpiremo"

ROMA - Al via gli accertamenti delle Procure di Rieti, Fermo e Macerata su circa trenta persone che hanno chiesto di accedere ai contributi pubblici per la sistemazione provvisoria post terremoto nel Centro Italia, dichiarando di non avere più un tetto sotto cui dormire, ma secondo i primi accertamenti di finanzieri e carabinieri non ne avrebbero diritto. Lo riporta La Repubblica, che sulla vicenda ha intervistato il commissario straordinario per la ricostruzione delle zone terremotate del Centro Italia, Vasco Errani: “Siamo i primi a muovere la Finanza, laddove emergono problemi. Faremo controlli – ha detto – e colpiremo chi ha preteso finanziamenti illegittimi. Legalità prima di tutto. E in particolare sui concetti di casa e contributo di autonoma sistemazione: devono essere assegnati solo a chi ne ha diritto”.

Il contributo di sistemazione, ha detto Errani, “è una questione che gestisce la Protezione civile e controllano i comuni, ma, di certo, ora partiranno le verifiche. Con i municipi il rapporto è stretto e quotidiano e se qualche cittadino ci prova, e non si può escludere, pagherà sia sul piano dei danni che su quello penale. Il modo per intervenire lo troviamo”.

Quanto al prossimo decreto che varerà il Consiglio dei Minisri, annunciato per questa settimana e che dovrebbe togliere le tasse a chi vuole riportare lavoro nel cratere terremotato, Errani ha anticipato che “stiamo lavorando a un intervento molto forte, insieme ai 131 comuni interessati. Ci sarà un sostegno significativo alle imprese, anche sul fronte fiscale: vogliamo aiutarle ad attrarre investimenti in tempi rapidi. In queste ore definiremo il decreto e il bonus fiscale”, ha concluso Errani.

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