Yara: confermato l'ergastolo per Bossetti

BRESCIA - La Corte d’assise d’appello di Brescia ha confermato la sentenza di primo grado: ergastolo a Massimo Bossetti per l’omicidio di Yara Gambirasio. Dopo una lunghissima camera di consiglio, terminata solo a mezzanotte e mezza, i giudici hanno deciso di replicare il verdetto del Tribunale di Bergamo.

Stamani ossetti, all'inizio delle sue dichiarazioni spontanee nel processo d'Appello a Brescia, aveva voluto rivolgere un "sincero pensiero" a Yara per il cui omicidio è stato condannato all'ergastolo. "Poteva essere mia figlia, la figlia di tutti noi - ha dichiarato Bossetti -, neanche un animale avrebbe usato tanta crudeltà".

Nelle sue dichiarazioni spontanee Bossetti aveva dichiarato di essere vittima "del più grande errore giudiziario di tutta la storia". Il muratore ha anche stigmatizzato il modo con cui fu arrestato: "C'era necessità di scomodare un esercito e umiliarmi davanti ai miei figli e al mondo intero?".

Ha poi aggiunto che, quando fu fermato nel cantiere in cui lavorava (e i momenti del fermo furono filmati) si sentì "una lepre che doveva essere sbranata da innumerevoli cacciatori". "Perchè, perchè, perchè?" ha detto il muratore. E girandosi verso il pubblico in aula per poi tornare ai giudici, ha detto: "Io non sono un assassino, mettetevelo in testa".

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