Amatrice, un anno fa il sisma che strappò 249 vite. Vescovo: "Burocrazia spietata"

AMATRICE - Un'intensa fiaccolata culminata con 249 rintocchi di campana, il numero delle vittime di Amatrice e Accumuli: sono iniziate questa notte le celebrazioni ad un anno esatto dal sisma che ha devastato una parte dell'Italia centrale il 24 agosto del 2016.
 
La fiaccolata, preceduta da una lettura delle biografie delle vittime, ha costeggiato la zona rossa di Amatrice in quasi totale silenzio, muovendo da piazza Sagnotti al parco don Minozzi.

Qui dopo i rintocchi si è tenuta una veglia di preghiera celebrata dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, con i familiari delle vittime. Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha quindi scoperto un monumento eretto nel parco don Minozzi in ricordo dei morti.

VESCOVO: 'BUROCRAZIA SPIETATA' - "Dalla notte si giunga all'alba: questo è quello che speriamo", ha detto il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, aprendo la messa ad Amatrice ad un anno dalla prima scossa di terremoto e ricordando la veglia di preghiera della notte. Così come nella preghiera della notte scorsa si è arrivati al mattino, questo possa accadere anche più complessivamente per la rinascita, è stato il primo messaggio del vescovo. Alla funzione liturgica partecipa anche il premier Paolo Gentiloni.

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