Catalogna: continua la crisi per l’indipendenza ma l’Europa ha le mani legate

(ANSA)
MADRID - E' scontro aperto tra Madrid e Barcellona. In una dichiarazione istituzionale, il presidente della Catalogna Carles Puigdmeont ha invitato alla "opposizione democratica all'applicazione dell'articolo 155" della Costituzione spagnola che ha definito una "aggressione premeditata alla volontà espressa dai catalani".

Non dobbiamo "mai abbandonare l'atteggiamento civile e pacifico. Non vogliamo la ragione della forza, non noi", ha detto ancora il presidente catalano destituito Carles Puigdemont nel suo intervento. "Continueremo a lavorare per un paese libero, con meno ingiustizie", ha aggiunto.

"In democrazia sono i parlamenti che eleggono o destituiscono i presidenti, ha detto il presidente catalano destituito ieri da Madrid. Parlando dalla delegazione del Govern a Girona, Puigdemont ha invitato i catalani a "pazienza, perseveranza e prospttiva" e a non rinunciare "mai" ad un comportamento "civico e pacifico".

di ANTONIO GAZZILLO - Ciò che sta accadendo a Barcellona non ha precedenti negli anni di vita dell’Unione Europea. L’indipendenza chiesta dalla Scozia, la spartizione della Cecoslovacchia e lo smembramento della Jugoslavia non hanno nulla a che vedere con la situazione creatasi in Catalogna, la cui indipendenza viene respinta irrevocabilmente dallo Stato e la secessione è perseguita con iniziative pacifiche ma contrarie alla Costituzione.

La posizione dell’Europa, ribadita anche dai massimi dirigenti Junker e Tusk, però è chiara: è una questione interna alla Spagna che, sulla base dei dettami della propria costituzione democratica, è pienamente autonoma nell’affrontarla.

La Spagna ha rifiutato in ogni modo che la crisi fosse portata a livello europeo e discussa nel Parlamento di Strasburgo in quanto l’Europa si trova in una condizione di impotenza davanti a questa situazione. Per questo le poche richieste di aiuto a Bruxelles per un intervento di mediazione con Madrid sono state inutili.

Gli indipendisti, poi, sono stati imprigionati in un paradosso legale da Mariano Rajoy: l’indipendenza può essere conseguita solo legalmente e dal momento che non ci sono basi legali per conseguirla, chiederla è considerato un atto sovversivo e punibile con il carcere.

Ma questa logica va interrotta perché la situazione potrebbe sfuggire da ogni controllo e la violenza potrebbe dominare le vie di Barcellona.  

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