"Spazi troppo angusti nel laboratorio analisi di Martano"

LECCE - Riceviamo e pubblichiamo una nota di Salute Salento in merito allo stato del laboratorio analisi di Martano, nel Leccese. "Nel laboratorio analisi di Martano utenti «ammassati» in uno spazio ristretto e interrato. Esiste il rischio di trasmettersi malattie? E’ una domanda che Salute Salento (www.salutesalento.it ) rivolge alla direzione della Asl, assieme all’invito di tranquillizzare gli utenti, possibilmente spiegando la totale assenza di rischi e la perfetta rispondenza alle buone pratiche igieniche dei servizi forniti al pubblico. 

Una cosa è certa: scendendo le scale che portano al piano interrato dove è posto il “Centro prelievi” del laboratorio di analisi di Martano, non può sfuggire ad alcuno la asfissiante ristrettezza degli spazi.

Una stima a «spanne» porterebbe a dire che in appena una trentina di metri quadrati, ieri mattina (6 ottobre 2017 ore 9) erano stipati almeno una trentina di utenti (vedi foto allegata).

Abbiamo fatto notare  - spiega la nota - a un dipendente del laboratorio (che evitiamo di citare) l’angustia degli spazi e il rischio concreto, sotto l’aspetto igienico, della diffusione di eventuali patologie, soprattutto nei prossimi giorni invernali (tosse, raffreddore, influenza….).

Ci è stato confermato che il problema non è nuovo. Che gli stessi dipendenti l’hanno segnalato più volte. E che l’aria condizionata (quando è in funzione) o eventuali ventole di estrazione dell’aria (che non abbiamo visto), non bastano a garantire la salubrità dei luoghi.

C’è da considerare inoltra che….  chi si fa le analisi cliniche non sempre gode di ottima salute. Vogliamo anche aggiungere che non ci sembra un’ottima idea quella di realizzare il Centro prelievi, sempre molto affollato, sotto il livello stradale.  Bisogna garantire le vie di fuga in caso di incendio….

Sarebbe singolare - conclude la nota - che proprio la Asl, la quale nell’iter per la concessione dell’abitabilità degli ambienti residenziali richiede il rispetto di un rapporto fra finestre-lucernai e superficie, proprio la Asl non garantisse l’igiene e la sicurezza delle sue strutture. Attendiamo assieme agli utenti di essere tranquillizzati e ci auspichiamo di essere smentiti". 

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