Decaro presenta il Matsterplan ai parroci del 'Libertà'


di NiCOLA ZUCCARO - Dopo aver incontrato nel pomeriggio di ieri, presso la parrocchia di Santa Cecilia, in via Dante, insieme a Don Franco Lanzolla e al Questore Carmine Esposito, i parroci delle chiese del  quartiere Libertà, il sindaco di Bari Antonio Decaro si è mostrato visibilmente soddisfatto per l'esito dell'incontro, in occasione della tradizionale commemorazione dei defunti, svoltasi presso il Cimitero monumentale di Bari nella mattinata odierna. Questo è stato - ha precisato Decaro - il primo di una serie di incontri che l’amministrazione comunale ha in programma per i prossimi mesi, con l’obiettivo di coinvolgere tutti i cittadini nel programma di rigenerazione del quartiere, consapevole che il cambiamento di una dimensione così complessa può avvenire soltanto con una serie di interventi integrati che tengono insieme tutti i protagonisti attivi del territorio: associazioni, parrocchie, scuole, presidi istituzionali, forze dell’ordine e cittadini.

“Sappiamo che la sfida sul quartiere Libertà è enorme e per questo abbiamo scelto di investire energie e risorse importanti su questo programma – spiega Decaro – Abbiamo elaborato un vero e proprio “Masterplan per il Libertà” che tenga dentro tutti gli interventi economici, fisici e sociali dei prossimi 10 anni della città. Il nostro impegno è concreto e ha bisogno dell’aiuto e del coinvolgimento di tutti per cambiare il destino e la sorte di uno dei quartieri più importanti di Bari.  Con questo documento gireremo le parrocchie, le scuole, le associazioni, se sarà necessario andremo casa per casa, perché tutti i cittadini devono e possono essere attori di questa trasformazione”.

Il quartiere Libertà è come un prisma e rappresenta una grande sfida ma anche una grande opportunità per l’Amministrazione. Nella sua stratificazione sociale e capacità di adattamento riflette la storia e il dinamismo della Città: si pensi alla sua origine operaia, al suo rapporto con il Porto, alle sue trasformazioni commerciali, agli insediamenti studenteschi, sino all’attuale multiculturalismo che ne segna l’identità. Il Libertà è una semiperiferia interna della Città segnata da un eccesso di densità edilizia, bassa qualità urbana, fragilità sociale e talvolta insicurezza, determinata anche dalla presenza della criminalità organizzata. Eppure è qui che nascono le nuove famiglie, c’è la più alta percentuale di giovani e bambini e si concentra la gran parte del tessuto studentesco che rappresenta una straordinaria ricchezza su cui investire. Dal 2015 l’Amministrazione ha avviato un processo integrato di rigenerazione urbana che tiene insieme gli elementi fisici della trasformazione con quelli più immateriali, quali i servizi, le dotazioni, le opportunità sociali e che vive un forte e costante dialogo con gli attori vivi del territorio: le parrocchie, le associazioni, i comitati di quartiere. Gli assi portanti di questo programma (riportato su mappa per categorie) sono lo spazio pubblico, il welfare, l’innovazione, la sicurezza. In un quartiere così denso abbiamo bisogno di liberare lo spazio pubblico aperto e di restituire qualità urbana ai residenti per vivere diversamente la strada in una dimensione di maggiore libertà. 

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